Questa mattina a Radio Fm1 è andato in onda il quinto appuntamento della rubrica “Reuma On Air” offerta da Novartis e dedicata alle patologie reumatiche.
Sono intervenute la dottoressa Antonella Farina, reumatologa dell’ospedale Murri di Fermo, la dottoressa Patrizia Blasetti, vicepresidente della sezione fermana di “Amar” (Associazione Malati Reumatici Marche) e il signor Stefano, paziente affetto dalla malattia infiammatoria oggetto della puntata odierna. Nello specifico si è parlato di vasculite, una patologia non molto frequente ma di cui è importante essere a conoscenza.
«Tecnicamente non si tratta altro che un’infiammazione dei vasi del nostro organismo e viene classificata in base alle dimensioni e al calibro dei vasi: arterite gigantocellulare (dei grandi vasi), di quelli intermedi e dei piccoli vasi – ha spiegato la dottoressa Farina -. In sostanza la vasculite si verifica quando la parete dei vasi si infiamma e questo può avvenire per una causa primitiva (immunitaria), dove talvolta può essere la familiarità a determinare questo tipo di problema con la presenza di particolari anticorpi che determinano l’infiammazione, mentre altre volte la causa può essere secondaria (legata ad infezioni batteriche o virali oppure legate alla reazione di farmaci o secondarie a tumori)».
Le vasculiti non sono patologie molto diffuse (2 casi di incidenza ogni 100 mila abitanti), tuttavia è importante fare una diagnosi e una terapia precoce per cercare di bloccare tale infiammazione. «È per questo che come associazione ci poniamo come obiettivi la diagnosi precoce, l’accesso alle cure, la presa in carico del paziente attraverso l’adozione di percorsi diagnostici terapeutici assistenziali specifici – è intervenuta in collegamento telefonico la dottoressa Patrizia Blasetti, vicepresidente della sezione fermana dell’Associazione Malati Reumatici Marche -. La diagnosi precoce è fondamentale per ottenere risultati, ma per far questo ci deve essere conoscenza, pertanto è importante che il paziente acquisisca nozioni sulla malattia e sulle terapie da intraprendere, stabilendo così un’alleanza terapeutica tra paziente e medico. A tal fine noi cerchiamo di contribuire alla causa continuando ad organizzare eventi conoscitivi, campagne di sensibilizzazione e screening sul territorio».
Ma quali sono i sintomi della vasculite? «Le vasculiti possono colpire pazienti dai 40 ai 60 anni e sono malattie estremamente complesse perché possono attaccare qualsiasi organo e apparato: per questo si rende obbligatorio un approccio multidisciplinare – ha sottolineato la Farina -. I sintomi ad esse associate non sono chiari, bensì sono sistemici: ovvero il paziente si sente spesso stanco, perde peso, può avere una febbricola accompagnata da cefalea, la mattina fa fatica ad alzarsi dal letto e può avere dolore lieve a spalle e schiena. Dunque non una sintomatologia eclatante che fa pensare a qualcosa in particolare. Per questo si rende fondamentale il ruolo del medico di medicina generale che per primo effettua gli screening e poi conduce il paziente da uno specialista. E tra gli specialisti occorre collaborazione perché la problematica legata alle vasculiti è sistemica. Pertanto sia che si tratti di un gastroenterologo, di un oculista o di qualsiasi altro specialista è fondamentale far fare al paziente esami di primo livello (esame del sangue) ed a seguire, sulla base degli esiti, anche esami strumentali (ecografia, tac, risonanza, pet). Per raggiungere una diagnosi e fare terapia ottimale occorre l’integrazione dei vari specialisti. Il secondo aspetto fondamentale – evidenzia la Farina – è l’empowerment, ovvero coinvolgere il paziente, il quale deve essere informato del percorso di cura per capire l’importanza della terapia aiutandolo a conoscere la sua malattia ed essere aderente alla terapia».
Lo sa benissimo il signor Stefano, un paziente affetto da vasculite, che ai microfoni di Radio FM1 ha raccontato la sua esperienza: «Avevo dolore ai reni e stanchezza, avevo perso 15 kg e mi sentivo spesso debilitato, così ho fatto le prime indagini attraverso delle ecografie. Ho così trovato dei diverticoli all’intestino, ma assumendo degli antibiotici non riscontravo migliorie. Alla fine con la risonanza magnetica e la pet ho capito che la causa erano delle fibrosi. Fare una diagnosi completa mi è stato utile per trovare una terapia ottimale che mi consentisse di tornare a stare bene» ha concluso.
Il prossimo appuntamento con Reuma On Air sarà mercoledì 23 novembre alle ore 11 con un approfondimento dedicato ad una nuova patologia reumatica.
Rubrica offerta da Novartis
Articoli correlati:
Sclerodermia: come riconoscerla. Al via Reuma On Air la nuova rubrica di Radio FM1 (Video)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati