di Leonardo Nevischi
Hamza Ait Bourryal, Assya Adnani, Amina Barboucha, Zineb Barboucha, Nesrine Ben Houci, Michele Berdini, Iacopo Bucci, Mattia Cruciani, Lorenzo De Minicis, Daniela Dragut, Alessia Galli, Gaia Giarelli, Jacopo Luciani, Jennifer Marzialetti, Alice Narcisi, Alessio Romagnoli, Alessandro Tiburzi, Santucci Tommaso, Santoni Tommaso. Sono questi i nomi dei 19 ragazzi delle classi 4°B e 5°B del Liceo Scientifico “Enrico Medi” di Montegiorgio che hanno realizzato un “progetto spaziale”.
Nessuna iperbole, bensì ma tutto vero. Questi alunni hanno realizzato il primo progetto scolastico che invierà una sonda nella stratosfera per la misurazione della concentrazione di ozono, anidride carbonica, metano, monossido e biossido di azoto nei primi due strati dell’atmosfera terrestre.
Il progetto si chiama “Infinity Balloon” e consiste in un sistema complesso costituito da più parti. Come involucro esterno è stata scelta una scatolata in polistirolo. Questo materiale garantisce leggerezza e al tempo stesso un buon isolamento termico per le componenti elettroniche (durante il percorso di ascesa la temperatura potrà arrivare anche a -56°). La scatola sarà dotata anche di apposite ali anch’esse in polistirolo per rendere il volo di ritorno il più stabile possibile. All’interno saranno invece alloggiati una scheda Arduino Uno, una Sd card reader, 5 sensori di Gas, un sensore di pressione e temperatura, un Gps Tracker, una action-cam 4K per la realizzazione di incredibili riprese del globo terrestre e un datalogger Gps.
Il lancio – come mostra il countdown sul sito web – è previsto tra cinque giorni, ovvero il 3 novembre 2022 alle ore 12.30, esattamente da un campo di San Gemini in provincia di Terni. «Una località scelta in quanto equidistante dai due mari e che dunque ci darà margine di errore» ha spiegato il professore di informatica Andrea Vallorani, il quale insieme al prof. di scienze Ettore Antolini ha supervisionato il progetto.
“È un’idea nata dagli insegnanti nel 2021 – hanno detto i due coordinatori ieri mattina nella conferenza stampa di presentazione presso l’istituto “Carlo Urbani” di Porto Sant’Elpidio – e da luglio vi lavoriamo concretamente insieme ai ragazzi, che hanno dimostrato entusiasmo, serietà e competenza».
Il pallone dovrebbe resistere dai 28mila ai 30mila metri, dopodiché esploderà perché non vi sarà più pressione atmosferica che lo manterrà. Dunque la sonda tornerà a terra con un paracadute con una velocità di 5 metri al secondo (ovvero la stessa velocità di salita). Verosimilmente il punto di scoppio del pallone sarà sopra il parco del Gran Sasso, mentre punto di atterraggio della sonda sarà vicino Loreto. Questo stando alle simulazioni, perché poi in realtà «tutto dipenderà dalle condizioni atmosferiche, in quanto il pallone misura 160 cm, mentre il paracadute ha un diametro di 60 cm. Il tutto influirà su ascesa e discesa . ha spiegato Vallorani -. Per tale motivo siamo un po’ tesi perché le ultime simulazioni sono state caratterizzate da un forte vento e, se così fosse, dovremmo recuperare la sonda in mare aperto. Nessun ostacolo, siamo pronti anche a questo in quanto la sonda è impermeabile, ma c’è il timore che se dovesse finire fuori dalle acque territoriali non avremmo la copertura del gps». In linea d’aria saranno 112 km e la sonda impiegherà 2 ore e 24 minuti circa dal lancio all’atterraggio.
Un progetto che ha visto la preziosa collaborazione della professoressa Chiara Vitali, responsabile Pon dell’Istituto scolastico. Di fatto, “Infinity Balloon” è finanziato dai fondi europei con i quali è stata acquistata la varia strumentazione. Tra questa, anche due bombole di elio rimediate da azienda di Porto San Giorgio, che ha agevolato economicamente la scuola e soprattutto le ha dato la priorità rispetto ad altri clienti nonostante fosse difficile reperirle.
«È stato divertente mettere in pratica quello che studiamo a scuola tutti i giorni, Sarà una nuova esperienza – hanno commentato alcuni ragazzi -. In Italia solo altre due scuole hanno fatto una cosa simile, ma si sono fermati all’invio della sonda e alle riprese video. Noi abbiamo voluto dare un tocco in più». E tale tocco in più verrà dato anche dalla diretta streaming a questo link che permetterà di vedere le fasi finali di preparazione, il lancio e i primi minuti di volo. E a rendere il tutto ancor più prestigioso è stato il contatto informale che si è aperto con l’astronauta Samantha Cristoforetti, da poco rientrata in Italia: «Speriamo in futuro di riuscire a creare un momento istituzionale con lei» ha chiosato il vicepreside Mario Andrenacci.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati