di Leonardo Nevischi
Negli studi di Radio FM1, ieri sera, ospiti del direttore Giorgio Fedeli nel consueto appuntamento del giovedì con il programma di approfondimento Zoom su politica, cronaca e attualità, sono intervenuti i consiglieri comunali Eleonora Luciani e Gionata Borraccini di Piazza Pulita e Sandro Vallasciani del Partito Democratico. Il confronto è stato l’occasione per fare il punto sull’attività amministrativa del capoluogo e nello specifico su alcuni temi dibattuti. Tra questi anche l’edizione 2022 del Natale di Fermo e l’annessa polemica relativa all’installazione della pista di ghiaccio in Piazza del Popolo.
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“Si o no?” è stato l’aut aut a cui i consiglieri hanno dovuto rispondere. E a rompere gli indugi ci ha pensato Gionata Borraccini: «Sì, il bando è aperto e penso che la pista verrà installata. Il Comune non pagherà un euro in più di quanto fatto nel 2021, 2019, 2018, perché abbiamo mantenuto il prezzo immutato a 8.000 euro. Non volevamo che la crisi e l’aumento dei costi dell’energia elettrica pesassero sulle casse del Comune e sulle tasche dei cittadini che hanno piacere ad usufruire della pista, pertanto l’energia sarà a carico del gestore e noi non spenderemo un solo euro in più degli anni passati. Di sicuro, però, la pista non ci sarà tutti i giorni o comunque per un periodo così lungo come è stato in questi anni: questo spetterà al gestore sulla base dei calcoli delle spese che dovrà affrontare per l’energia elettrica. In questi anni – ha seguitato Borraccini – con “Fermo Città Natale” abbiamo creato un format che non esisteva e per questo bisogna riconoscere i meriti di tutta l’amministrazione. Poi è arrivato il terremoto e di conseguenza il turismo è scemato perché avevamo il Palazzo dei Priori e la biblioteca chiusi. Il tempo di riprendersi ed ecco la pandemia. Ora non possiamo permetterci di rimanere passivi: il trend positivo del Natale fermano va cavalcato. I giovani hanno vissuto due anni di pandemia con lezioni in dad e mascherine ovunque, ora hanno bisogno di socialità e la pista è un bel volano. Abbiamo pensato che il caro energetico non fosse sufficiente per dire no a questa attrazione. Esso condiziona anche le attività site in piazza e per questo vogliamo che la città sia viva e che i commercianti abbiano la possibilità di lavorare a pieno regime».
Puntuale la replica di Vallasciani: «Il problema non è quanto costa al Comune, perché sicuramente qualcun altro pagherà gli extra di questo intervento che potevano essere tranquillamente utilizzati per altre iniziative in città. È indubbio che la pista trovi il favore cittadino, ma se c’è un periodo difficile in cui si chiede un esempio virtuoso credo che il primo a darlo debba essere il Comune. Bisogna essere vicini a chi fa sacrifici, come gli studenti a scuola o i cittadini a casa, con il piano nazionale di contenimento energetico. Penso che la pista di pattinaggio vada fatta in primavera con ragioni economiche diverse che potranno consentire di recuperare questa iniziativa, di certo non ora».
E qui ad inserirsi è la Luciani: «È una questione di scelte, bisognava capire quale fosse quella meno sbagliata. Non farla sarebbe stato un errore perché i commercianti si sarebbero ritrovati una piazza vuota. Non è facile fare altre iniziative perché ci vuole tempo: per ravvivare una piazza come quella di Fermo c’è una programmazione che parte da marzo. E a febbraio questo caro energetico non era prevedibile. La scelta è stata fatta per far sì che Fermo sia un punto di riferimento e per far dimenticare con l’allegria e con la socializzazione i momenti che abbiamo vissuto negli ultimi due anni». «Questo non significa che non siamo sensibili ai problemi dei cittadini – ha puntualizzato Borraccini -. Per questo rinunciamo all’albero meccanizzato per cui il Comune forniva l’energia e metteremo un timer alle luminarie. L’unica cosa a cui non rinunciamo è la pista di ghiaccio perché è l’attrattiva principale del Natale».
Il consigliere del Pd, però, non ci sta: «Non credo che le luci temporizzate possano compensare il consumo della pista di ghiaccio che dal punto di vista energivoro è qualcosa di mostruoso». La chiosa è spettata nuovamente a Borraccini che ha tentato di attenuare la polemica: «Abbiamo cercato soluzioni alternative come una pista per il pattinaggio a rotelle, ma con l’umidità era troppo pericolosa, o l’utilizzo del ghiaccio secco, che però ha un costo esagerato. Pertanto, in assenza di alternative valide, non abbiamo voluto rinunciare al classico Natale di Fermo».
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L’alternativa al ghiaccio per le piste non è certo il ghiaccio secco (che non è altro che CO2 congelata), ma il “ghiaccio sintetico”, un polimero che ha caratteristiche di attrito simili al ghiaccio, non deve essere raffreddato, è facile da installare e pulito.
Pensateci.
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