facebook twitter rss

Maurizi, post “galeotto” su lavori e fatture: «Mi hanno hackerato il profilo» ma il Pd insorge (Ascolta la notizia)

SANT'ELPIDIO A MARE - Alessandrini all'attacco: «Sui contenuti di quel post non si può sorvolare, la gravità è evidente e potrebbe essere anche attenzionata dalla Procura. il Sindaco chiarisca»

L’assessore Paolo Maurizi

di Pierpaolo Pierleoni

Un post “misterioso” su Facebook dell’assessore Paolo Maurizi accende la polemica a Sant’Elpidio a Mare. Il testo è comparso nella serata di domenica e faceva riferimento ad alcuni lavori sotto soglia che il Comune ha dato in affidamento diretto a ditte locali. Poco più tardi il post scomparirà dai social, ma ormai gli screenshot hanno ampiamente iniziato a girare per la città e l’assessore si giustificherà dicendo che gli è stato hackerato il profilo.

Dal contenuto, sembra che Maurizi stia fornendo alcuni chiarimenti alla collega di giunta Michela Romagnoli. Esordisce spiegando che non esistono questioni personali e tutto quello che si fa «è lavoro per la comunità». L’assessore, o chi avrebbe scritto quel post, sosterrebbe che in linea teorica si potrebbe dare indicazione agli uffici di applicare alla lettera il Codice degli appalti, quindi, prima di affidare lavori a qualche ditta, «verificare Durc, casellario, agenzia delle entrate, fallimentare. Così però ci vorrebbero 6 mesi per fare un affidamento e non mi pare che questo sia il nostro obiettivo». L’alternativa, indicata nel post, è più veloce. «Le aree 4 e 6 (del Comune) si prestano, facendoci un favore, a fare gli incarichi previa verifica dei requisiti, poi al momento delle fatturazioni, se non sei regolare il Comune non ti paga e paga l’ente con cui hai una pendenza».

Ascolta la notizia:

L’oggetto del contendere sarebbe un’impresa avrebbe ricevuto incarichi dall’ente per interventi di manutenzione, ma non avrebbe prodotto il Durc, documento unico di regolarità contributiva.

Nonostante il post incriminato sia rapidamente scomparso dal web, il caso rimane e il capogruppo del Partito democratico, Fabiano Alessandrini, invoca chiarezza. «La scusa del profilo hackerato a Maurizi è comica – commenta l’ex candidato sindaco – Non penso ci siano servizi segreti a perseguitare il povero assessore, magari avrà postato per errore il testo di una conversazione che doveva rimanere privata. Sui contenuti di quel post invece non si può sorvolare, la gravità è evidente e potrebbe essere anche attenzionata dalla Procura della Repubblica. Si parla di situazioni gravi. Anche gli uffici, a tutela della loro professionalità, dovrebbero smentire quanto scritto da Maurizi. Presenteremo un’interrogazione al sindaco Pignotti, lui farebbe bene da subito a dare chiarimenti. E’ a conoscenza di quanto descritto dal suo assessore? Che provvedimenti intende adottare?»


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti