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Bollette dell’acqua: ok al ritocco delle tariffe, ma il recupero del 2022 rinviato a giugno

ASCOLI - L'assemblea dell'Ato ha inserito, nella delibera appena approvata, un emendamento volto a guadagnare tempo, nell'auspicio che migliori la situazione economica. Sul 55% delle quote partecipanti alla riunione, contrari solo i sindaci di Castel di Lama e Comunanza

di Maria Nerina Galiè

E’ stato approvato il ritocco delle tariffe dell’acqua nel Piceno e nel Fermano.

Una scelta non facile da parte dei sindaci dell’Ato, molti dei quali contrari al punto di non prendere parte alla riunione di oggi (vedi sotto), 17 novembre, ma imprescindibile alla luce dell’aumento dei costi di materie prime ed energia e di investimenti urgenti da fare, ma anche della diffida dell’Arera.

La decisione è stata infatti affiancata da un emendamento volto ad aiutare il più possibile le famiglie, prendendo tempo: il rincaro del 2022, pari a 8,45%, il più alto nel triennio, sarà recuperato soltanto a giugno 2023.

La mossa, nell’auspicio che la situazione economica migliori o che si possano intercettare fondi pubblici, in maniera tale da poter ribassare gli aumenti che partiranno, dunque, dal primo gennaio 2023 e saranno pari al 7,5% (la delibera prevede il 7,3% nel 2024).

 

La delibera è stata approvata: favorevoli il 53% delle quote sul 55% di quelle dei partecipanti (hanno votato contro i sindaci di Castel di Lama e Comunanza). Oltre quindi il 50,1% degli aventi diritto di voto, cioè i rappresentanti di tutti i Comuni serviti dalla Ciip spa, del Piceno e del Fermano.

 

La discussione, alla quale hanno preso parte anche i vertici della Cicli integrati, e l’esito del voto sono stati coordinati dal sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, presidente dell’Ato. Le sue motivazioni sono state condivise, non solo dai colleghi dei Comuni più rappresentativi (San Benedetto e Fermo), ma anche dai più piccoli.

 

CHI NON HA PARTECIPATO – A poche ore dall’assemblea dell’Ato alcuni sindaci hanno lanciato un appello al gestore (Ciip) e al presidente dell’Ato (il loro collega di Ascoli Marco Fioravanti)  affinché «provvedano alla ricerca di soluzioni diverse dall’aumento tariffario del 25% prospettato».

 

Il documento congiunto è stato firmato dai sindaci di Castorano (Graziano Fanesi), Cossignano (Roberto Luciani), Folignano (Matteo Terrani), Force (Amedeo Lupi), Grottammare (Enrico Piergallini), Monteprandone (Sergio Loggi), Offida (Luigi Massa), Ripatransone (Alessandro Lucciarini De Vincenzi), Rotella (Giovanni Borraccini che è anche vice presidente della Provincia), Spinetoli (Alessandro Luciani), Acquasanta Terme (Sante Stangoni), Appignano del Tronto (Sara Moreschini), Arquata del Tronto (Michele Franchi), Comunanza (Alvaro Cesaroni che poi ha preso parte all’incontro votando contro), Castignano (Fabio Polini), Montegallo (Sante Capannna), Palmiano (Giuseppe Amici), Roccafluvione (Francesco Leoni), Venarotta (Fabio Salvi) e anche due Comuni del Fermano: Montelparo (Marino Screpanti) e Amandola (Adolfo Marinangeli).

 

 

Aumento delle tariffe dell’acqua «Una scelta di responsabilità: ritocco minimo e condizionato» (Ascolta la notizia)

 

 

 


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