di redazione CF
Oggi, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il questore Rosa Romano ha promosso varie iniziative.
La prima iniziativa riguarda l’adesione alla campagna “Orange the Word”, che prevede di illuminare simbolicamente di arancione la sede della Questura: pertanto, dalle ore 17,30 di ieri a tutt’oggi l’ingresso della Questura si tingerà di arancione, il colore scelto come simbolo di un futuro senza violenza basata sul genere, a sostegno dell’omonima campagna internazionale promossa da U.N. Women, ente delle Nazioni Unite e condivisa dall’Associazione “Soroptimist International Italia” con la quale il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha promosso un protocollo d’intesa per favorire iniziative didattiche, formative e divulgative nelle materie di interesse comune.
Ascolta la notizia:
La seconda iniziativa promossa nell’ambito della campagna permanente della Polizia di Stato contro la violenza di genere “Questo non è amore”, prevede degli incontri informativi con studenti e cittadinanza, partiti ieri, dove sarà presente personale specializzato nei luoghi di maggiore aggregazione (scuole, piazze, mercati ecc.). La presenza di personale specializzato all’interno delle piazze, per le strade e nel centro commerciale si inserisce nella campagna di comunicazione della Polizia di Stato nell’ottica di sensibilizzare l’opinione pubblica su una maggiore consapevolezza nella prevenzione della violenza sulle donne.
L’incontro è coordinato da qualificati operatori in servizio presso la Squadra Mobile, la Divisione Polizia Anticrimine, l’U.P.G.S.P. della Questura ed è stato concepito come momento utile per diffondere informazioni sul fenomeno e sugli strumenti di tutela, in particolare il ruolo fondamentale svolto dall’operatore di polizia predisposto all’ascolto e le procedure che gli operatori di polizia seguono quando intervengono a seguito di segnalazione di casi di violenza di genere.
Attenzione particolare verrà dedicata al provvedimento dell’ammonimento del Questore quale strumento per garantire alla vittima una tutela rapida e anticipata rispetto alla definizione del procedimento penale. Infatti l’ammonimento rappresenta lo strumento che i dati testimoniano essere estremamente efficace perché evita che i comportamenti violenti si ripetano, bloccando il cosiddetto “ciclo della violenza” ed evitando che esso possa sfociare, in casi estremi, nell’omicidio.
Il personale della Polizia di Stato distribuirà l’edizione 2022 della brochure “Questo non è amore” che diffonde consigli utili e una serie di dati che permettono di focalizzare i “fattori di rischio” e “vulnerabilità”, consentendo alle donne di comprendere in che modo difendersi, superando la paura di essere giudicate, la vergogna di raccontare episodi della propria vita e il timore di rimanere sole.
Nell’ambito delle iniziative avviate in questa Provincia, la Polizia di Stato parteciperà con la citata campagna di informazione agli eventi di seguito indicati: a Porto Sant’Elpidio inaugurata ieri la panchina rossa sul lungomare in via Trieste (zona fontana rotonda), alle ore 16. La Questura presente e con personale qualificato della Squadra Mobile, della Divisione Anticrimine e della Polizia Scientifica. E ancora, questa mattina presso l’auditorium Chiesa San Filippo Neri, a Fermo, dalle ore 9 alle ore 12, incontro/convegno dal tema: “Sulla strada del rispetto” con la partecipazione dei rappresentanti istituzionali sottoscrittori del “Protocollo d’intesa Rete Territoriale locale antiviolenza”. Presenti, in qualità di relatori, il viceprefetto vicario Alessandra De Notaristefani di Vastogirardi, e il questore stesso Rosa Romano.
«La Polizia di Stato di Fermo partecipa con esperti qualificati per poi dedicarsi a una campagna informativa e di sensibilizzazione itinerante – spiega il questore Rosa Romano – con la consegna di materiale al fine di promuovere e favorire una cultura del rispetto anche tra le giovani generazioni. In particolare la Questura ha in programma di allestire uno spazio dedicato con la presenza di personale qualificato della Divisione Anticrimine e della Polizia Scientifica. Sempre oggi dalle ore 15 alle ore 18, presso il centro Commerciale “Il Girasole” di Campiglione di Fermo, la Questura effettuerà una campagna informativa e di sensibilizzazione con l’allestimento di un gazebo e la presenza di personale qualificato della Divisione Anticrimine e della Polizia Scientifica.
A Porto Sant’Elpidio, invece, appuntamento il 2 dicembre in occasione dell’incontro informativo organizzato dall’assessorato e la Commissione pari opportunità del Comune di Porto Sant’Elpidio avente ad oggetto: “La realtà della tratta, dello sfruttamento sessuale e della prostituzione” previsto per le ore 21,15 presso la sala La Piccola (zona stazione) di Porto Sant’Elpidio dove sarà presente il dirigente della Squadra Mobile. Il giorno dopo, a Fermo, alle 9,30, presso una scuola secondaria superiore di Fermo, in occasione del convegno “Relazioni tossiche foriere di violenza”, personale qualificato della Questura illustrerà gli aspetti pericolosi delle relazioni sentimentali e i percorsi da intraprendere per chiedere aiuto».
I DATI E LE STATISTICHE (clicca sulle tabelle per ingrandirle)
Analisi sull’andamento dei reati relativi alla violenza di genere
«Al fine di monitorare e contrastare il fenomeno della violenza di genere è stata effettuata un’analisi sui reati spia (atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale) che – aggiunge il questore Romano – sono quei delitti indicatori di violenza fisica, psicologica, sessuale ed economica, diretta contro la donna in quanto tale.
Nello specifico, rapportando i dati del 2021 con quelli dell’anno in corso, si è potuto rilevare che il numero dei reati spia commessi nella provincia di Fermo è rimasto pressoché costante per quanto attiene i maltrattamenti in famiglia e le violenze sessuali mentre risultano in aumento i reati di stalking che passano da 11 casi nel 2021 a 24 casi nel 2022».
IL POTERE DI AMMONIMENTO DEL QUESTORE PER STALKING E VIOLENZA DOMESTICA
Il D.L. 38/2009 ha previsto, con una evidente funzione preventiva, una misura monitoria che nasce con lo scopo di garantire alla vittima una tutela rapida ed anticipata rispetto alla definizione del procedimento penale poiché finalizzata a fare recedere dal proposito criminoso lo Stalker; pertanto, assume grande rilevanza nell’ambito della repressione degli atti persecutori.
L’articolo 3 della legge 119/2013 ha esteso l’ammonimento ai casi di violenza domestica, prevedendone l’applicazione quando sussiste violenza fisica, psicologica con l’aggiunta della nuova fattispecie della violenza economica. Tale legge ha introdotto altre due novità di non poco conto, ovvero la possibilità di comminare l’ammonimento d’ufficio e anche in presenza di querela per percosse o lesioni lievi. Gli effetti concreti e reali dell’ammonimento consistono nella rottura dell’isolamento della vittima, situazione che è molto congeniale allo stalker o al maltrattante che, al pari di qualsiasi cacciatore, tende ad isolare la preda. Inoltre in caso di reiterazione delle condotte da parte dello Stalker scatta la procedibilità d’Ufficio con obbligo di comunicazione all’ Autorità Giudiziaria.
L’efficacia dell’ammonimento è soprattutto legata proprio al rapporto più diretto che “l’agente” instaura con l’autore delle condotte persecutorie perché si entra in stretto contatto con le persone per convincerle anche a rivolgersi a centri per specializzati che li aiutino a desistere dall’adottare determinati comportamenti violenti sostenendoli nell’elaborare il disvalore delle loro azioni.
Il Pronto intervento della Squadra Volante e l’applicativo SCUDO
Dal marzo 2021, la Sala Operativa della Questura di Fermo utilizza l’applicazione Scudo realizzata per le Forze di Polizia. Si tratta di un programma che consente l’inserimento e/o la consultazione di dati relativi ad episodi rientranti nel cosiddetto “Codice Rosso” non sempre caratterizzati da particolare gravità o aggressività, come le liti verbali, ma che, attraverso la condotta abituale potrebbero assumere rilievo e diventare atti persecutori o maltrattamenti ai danni di familiari conviventi. Le maggiori informazioni qualitative e quantitative consentono agli operatori dei servizi di pronto intervento di avere maggiore contezza di precedenti interventi soprattutto ai fini dell’adozione di decisioni tempestive e sinergiche.
In relazione all’applicativo Scudo, la Sala Operativa, nel 2022 ha ricevuto n. 126 richieste di intervento per liti in ambito familiare ed ha compilato, attraverso questo strumento applicativo, n. 65 schede per interventi riferibili a potenziali situazioni di rischio, inserendo dati quali, ad esempio, l’indirizzo, il numero di telefono e le targhe dei veicoli interessati che non sarebbero disponibili altrimenti nella fase del pronto intervento.
L’App You Pol
Durante l’emergenza COVID-19 l’app della Polizia di stato YouPol è stata estesa anche ai reati di violenza domestica, oltre agli episodi di spaccio e bullismo per i quali era stata inizialmente concepita. Va però precisato che nei casi urgenti, di pericolo imminente, è necessario telefonare ai numeri di emergenza 113 o 112.
Forme di violenza e l’importanza dell’ascolto
La violenza contro le donne può essere psicologica, fisica, economica ed assistita, spesso tali comportamenti concorrono tra di loro.
Tutte hanno un loro peso ed incidono profondamente sulla vittima, soprattutto la violenza assistita, quando il maltrattante agisce in presenza dei figli minori, ma anche quella economica, una forma molto diffusa e più sottile di violenza, che consiste nel rendere la donna economicamente dipendente dal partner e che racchiude in se ogni forma di privazione e controllo che limiti la sua dipendenza economica.
Gli operatori di polizia che operano per reati da “Codice Rosso”, devono possedere elevate capacità professionali e doti empatiche affinché la vittima sia messa a proprio agio e nelle condizioni di riversare il proprio vissuto nonché sostenuta non solo psicologicamente ma anche materialmente.
L’attività di contrasto della Squadra Mobile
Nell’anno di riferimento la Squadra Mobile di Fermo ha svolto un continuo ed incessante lavoro per prevenire e combattere i maltrattamenti e le violenze perpetrati nei confronti delle donne che purtroppo continuano a verificarsi soprattutto in contesti familiari o dopo la fine di relazioni sentimentali.
A tal riguardo nel 2022, gli investigatori hanno trasmesso all’Autorità Giudiziaria 61 comunicazioni di notizie di reato ed eseguito 8 misure cautelari di cui 2 per atti persecutori, e 6 per maltrattamenti in famiglia. Delle 8 misure cautelari tre sono di custodia cautelare in carcere.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati