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“Sulla strada del rispetto” per combattere on the road la violenza sulle donne

FERMO - Questa mattina presentazione del progetto della Commissione per le Pari Opportunità in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Domani le prime tappe a Petritoli, Monte Vidon Combatte, Ortezzano e Monte Rinaldo

di Francesco Silla

Questa mattina, presso l’auditorium della chiesa San Filippo Neri, a Fermo, si è svolto l’incontro di presentazione del progetto “Sulla strada del rispetto”, organizzato dalla Commissione per le Pari Opportunità in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Presenti alla iniziativa il procuratore della Repubblica Raffaele Ianella, il questore Rosa Romano, il vicario del prefetto, Alessandra De Notaristefani di Vastogirardi, esponenti delle Commissioni Pari Opportunità regionali, di Fermo e Porto Sant’Elpidio, dell’ordine dei medici, degli ambiti sociali, della Federfarma e Assofarma e della Cooperativa sociale On The Road.

«Siamo qui purtroppo per ricordare le vittime della violenza sulle donne. Un giorno di ricordo, ma anche un giorno proiettato verso il futuro, con la presentazione – le parole della consigliera provinciale, della CpO provinciale, Luciana Marani – del progetto ‘Sulla strada del rispetto’, che vuole essere un antidoto alla problematica, attraverso la diffusione della cultura del rispetto».

Prende poi la parola il sindaco di Fermo e vicepresidente provinciale Paolo Calcinaro: «Dietro questa iniziativa c’è un grande impegno della commissione e delle consigliere del comune di Fermo. Voglio ringraziare tutte le autorità presenti. Ma soprattutto voglio ringraziare quei sindaci che vedo in sala perché con loro nell’ambito abbiamo preso quel finanziamento per la casa rifugio. Sono interventi che ti rendono orgoglioso del ruolo. Ringrazio tutte le autorità civili e militari che combattono queste emergenze, che purtroppo sono all’ordine del giorno. Leggi e norme non riescono a stare dietro alla velocità della realtà».

Arriva poi anche il commento del presidente provinciale Michele Ortenzi: «Saluto le autorità presenti e la commissione Pari Opportunità della provincia di Fermo. Sono felice che a questo convegno ci sia tanta partecipazione da parte di enti e istituzioni con i quali collaboriamo. L’obiettivo di questa giornata è proprio quello di ricordare una tematica, quella della violenza sulle donne, che dobbiamo combattere e cercare di far sì che queste violenze non rimangano nascoste. Noi attori istituzionali dobbiamo porre in essere tutte le opportunità possibili per fare in modo che questo fenomeno venga combattuto offrendo supporto a chi purtroppo subisce queste violenze. Ringrazio anche gli uffici tecnici per il bando che siamo riusciti ad ottenere, grazie al quale oggi presentiamo ‘Sulla strada del rispetto’, in collaborazione con Steat che permetterà alla commissione di essere itinerante, per essere più presente su tutto il territorio».

Alle prime dichiarazioni sono seguiti due significativi momenti. Il primo, una parentesi musicale in ricordo delle vittime della violenza, con la musica degli studenti del conservatorio di Fermo. La seconda, una testimonianza di una donna che ha subìto violenza e che è riuscita a chiedere aiuto, raccontando la sua storia e il processo che l’ha portata a rivolgersi alla casa rifugio.

Continua poi la consigliera Marani: «Ci siamo interrogati su quale strada percorrere per contrastare la violenza sulle donne. Una delle idee è quella di diffondere la cultura del rispetto. Da questo è nata l’iniziativa ‘Sulla strada del rispetto’. Un’iniziativa che spero coinvolga anche le nuove generazioni». Un progetto che quindi coinvolge le scuole, con l’obiettivo di informare e chiarire i canali di soccorso. Presenti infatti alla presentazione ragazzi e ragazze delle scuole superiori.

Proprio ai giovani, infatti, è stata donata la respect bag, che contiene simboli di solidarietà, rispetto e informazione. Al suo interno c’è una maglia con la scritta “Sulla strada del rispetto”. La stessa scritta verrà messa su un pullman della Steat, in modo da diffondere il messaggio. Nella bag per i giovani ci sarà anche una copia della dichiarazione universale dei diritti umani.

Il progetto prevede quindi dei tour itineranti in vari comuni, con l’obbiettivo di diffondere la cultura del rispetto. Si inizia domani, con le componenti della CpO provinciale e delle CpO dei Comuni di Fermo e Porto Sant’Elpidio che, a bordo di un pullman, raggiungeranno i comuni di Petritoli, Monte Vidon Combatte, Ortezzano e Monte Rinaldo per la distribuzione di materiale informativo ai sindaci, ai dirigenti scolastici ed ai cittadini.

Arriva poi il commento della presidente della commissione provinciale Pari Opportunità Francesca Palma: «Sono emozionata, perché questa penso che sia la strada corretta da seguire. Da quando sono entrata nella commissione Pari Opportunità ho sentito il giusto spirito e la passione. Ci anima la volontà di cambiare qualcosa, per dare una svolta alla nostra società. Sé c’è rispetto, c’è gioia e felicità. Noi dobbiamo organizzare incontri, manifestazioni, progetti e iniziative per far pensare e diffondere il nostro spirito. La commissione Pari Opportunità provinciale può essere trainante in molti campi di azione, come la lotta alla violenza sulle donne, alle discriminazioni tutte, la tutela dei disabili, degli anziani e dei minori. Partiamo quindi tutti insieme sulla strada del rispetto, perché rispetto vuol dire libertà, gioia e qualità di vita».

Conclusioni affidate alla consigliera di parità Alessandra Cognigni: «Ogni volta che accade una violenza, dobbiamo cambiare prospettiva. Non è un fatto che riguarda quella singola persona o gruppo. È un fatto di sistema, che investe la comunità tutta. Ognuno è portatore di pregiudizi. Dobbiamo quindi partire dalle radici di questa violenza, ognuno da noi stessi. Ecco allora che dobbiamo iniziare a pensare che il tema della violenza appartiene a noi. La strada del rispetto sta nel riconoscere i nostri pregiudizi e a combatterli. Bisogna scardinare questa violenza. Partendo anche dal contesto economico. Mi rivolgo ai giovani, studiare significa anche raggiungere l’indipendenza economica attraverso il lavoro».

 


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