facebook twitter rss

Violate le norme di sicurezza sul lavoro: sigilli a un tomaificio, nei guai il gestore. Sanzioni per 41mila euro (Video e Foto)

FERMO - A seguito di ispezione nei luoghi di lavoro, sono state rilevate varie violazioni in materia di sicurezza e salute, che hanno determinato l'adozione del provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale. Nei guai un cinese di circa 40 anni
Il video dell'operazione dei carabinieri di Fermo

di redazione CF
Nel corso della mattinata i Carabinieri del Comando provinciale di Fermo sono stati impegnati in specifici servizi finalizzati al rispetto della specifica normativa sul lavoro, e l’individuazione di possibili dipendenti non in regola ed eventuali casi di sfruttamento del “lavoro nero” di cittadini extracomunitari o di eventuali violazioni alle norme in materia ambientale, previste dal Decreto Legislativo 152/2006.

Ascolta la notizia:

Nel corso del servizio straordinario di controllo del territorio, i carabinieri di via Beni sono stati coadiuvati da militari specializzati del nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro di Ascoli Piceno e dai militari delle Stazioni Carabinieri Forestali di Fermo e Montegiorgio.

All’esito dei controlli effettuati sono emerse gravi violazioni alla normativa prevista dalla legge 81/2008 (testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro) nonché violazioni degli obblighi di comunicazione, tenuta dei registri obbligatori e formulari con riguardo ad un tomaificio con sede operativa Fermo gestito da un uomo di circa 40 anni, cinese. Gli operai, quattro donne e due uomini, tutti trovati intenti a cucire pellame per scarpe e nell’utilizzo di collante per assemblare pezzi di pellame, risultavano regolarmente assunti.

Tuttavia, a seguito di ispezione nei luoghi di lavoro, sono state rilevate varie violazioni in materia di sicurezza e salute, che hanno determinato l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

A seguito dell’ispezione effettuata infatti sono state accertate e contestate, nei confronti del titolare dell’azienda, varie violazioni penali delle disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

Nel laboratorio sono stati identificati sei soggetti di nazionalità cinese, tutti regolari sul territorio nazionale. In particolare, oltre all’assenza documentale prevista, si è accertata la presenza, nei locali delle lavorazioni, quelli di deposito materiali e nel bagno di servizio, di cavi elettrici ed interruttori non a norma, per lo più nastrati con adesivo isolante, oltre all’utilizzo di adattatori e/o prolunghe ad uso domestico.

Sul posto sono stati effettuati rilievi fotografici e l’attività è stata sospesa ai sensi dell’art. 14 l. 81/08 ed irrogate ammende pari a 37.000 euro come pure sanzioni amministrative pari a  4.000 euro per la mancata tenuta del registro carico/scarico di rifiuti pericolosi.

Il titolare della ditta risulta sul territorio italiano dal 2014, ma non comprendendo né parlando la lingua italiana è stato assistito nelle operazioni da un suo connazionale in grado di dialogare con i militari.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti