Ieri l’Aula magna dell’Istituto fermano Carducci-Galilei ha accolto i vertici dell’Asite, intervenuti per conoscere gli per gli studenti della classe 2A Afm (Amministrazione Finanza e Marketing) protagonisti del progetto “Green School” realizzato come approfondimento delle materie di interesse da parte dei ragazzi, già presenti nel piano dell’offerta formativa, quali l’economia, le scienze, ma anche lo studio e la tutela dell’ambiente e del territorio.
Il progetto, fortemente sostenuto dalla dirigente Cristina Corradini, nasce grazie ai docenti Gianni Monti e Lucia Iacopini, che nell’ambito delle proprie attività didattiche hanno sensibilizzato gli studenti sulle tematiche legate all’educazione civica in riferimento all’ambiente, in linea anche con gli obiettivi di crescita sostenibile previsti in ambito europeo dall’Agenda 2030.
Con l’aiuto degli esperti, nelle persone del direttore generale Emilio Cuomo e del responsabile tecnico Marco Amati, l’incontro ha trattato molti aspetti di sostenibilità ambientale nell’ambito della cosiddetta economia circolare, anche per quanto riguarda l’importanza del riciclo dei materiali, da considerare come una nuova frontiera di lavoro in ambito tecnico e produttivo.
I relatori hanno ben illustrato i processi che sono alla base della raccolta differenziata e del riciclo dei materiali di imballaggio – acciaio, alluminio, bioplastica, carta, legno, plastica e vetro. Partendo dal vissuto quotidiano, gli studenti hanno potuto comprendere l’importanza di comportamenti ormai indispensabili per la tutela dell’ambiente e della salute ma anche degli effetti negativi, spesso sottovalutati, qualora si verifichi il mancato rispetto delle indicazioni.
«È più che mai necessario sensibilizzare gli studenti sulle tematiche legate all’ambiente, sull’importanza della gestione ecocompatibile dei i rifiuti, della loro riduzione attraverso la prevenzione, il riciclaggio e il riutilizzo, al fine di minimizzare gli effetti negativi sulla salute umana e l’ambiente” hanno sostenuto i relatori, attentamente ascoltati dagli studenti, “così come far sperimentare una maggiore consapevolezza e autonomia di gestione dei rifiuti prodotti nella scuola, potendo intervenire direttamente in modo virtuoso sul processo di raccolta e riciclaggio al fine di minimizzare l’impatto di questi sull’ecosistema».
La dirigente Corradini, presente all’incontro, ha ricordato l’importanza educativa delle buone prassi, in una modalità “circolare” che coinvolga la responsabilità ecologica del singolo, del gruppo e dell’istituzione stessa: tutti possono e devono fare la propria parte, anche per preservare l’ambiente scolastico attraverso i piccoli gesti quotidiani. «La scuola – ha affermato la Dirigente- si pone come necessario strumento di interlocuzione con gli Enti del territorio, in questo caso dell’azienda che si occupa, secondo uno specifico piano organizzativo, della gestione e riciclaggio dei materiali usati, che se ben riciclati e quindi rigenerati, mantengono una notevole potenzialità».
L’incontro, che ha dato il via ad una progettualità che si svolgerà per tutto l’anno scolastico con l’aiuto dei docenti, ha posto le basi per la realizzazione di una consapevolezza etica nei comportamenti, che si traduce in una necessaria crescita culturale oltre che ambientale.
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