Dopo la lettera ricevuta nella mattinata di venerdì dalla redazione di Cronache Fermane nella quale Mauro Tosoni, membro del direttivo della Lega di Porto Sant’Elpidio, puntava il dito sul modus operandi che ha portato la coordinatrice Gioia Giandomenico ad appoggiare il candidato sindaco Gian Vittorio Battilà (leggi qui il nostro articolo), questa mattina a dare testimonianza di un centrodestra sempre meno unito è arrivata anche la lettera del coordinatore cittadino di Forza Italia, Fausto Mangiaterra, che di seguito riportiamo:
«Apprendo dagli organi di stampa il pronunciamento di Forza Italia in favore del civico Battilà in vista delle prossime elezioni comunali. Vorrei fare innanzitutto chiarezza e prendere le distanze dalle dichiarazioni virgolettate apparse sulla stampa, poiché a margine o in calce agli articoli non è riportato alcun nominativo del dichiarante ed in virtù del ruolo che fino ad oggi ho ricoperto nel partito non vorrei essere strumentalizzato o, comunque, avallare decisioni che non condivido».
«La scelta Forza Italia, infatti, non è la mia scelta, ovvero quella di colui che fino ad oggi è stato coordinatore cittadino di Forza Italia e che, non condividendo appunto tale “investitura”, né tantomeno il percorso politico di avvicinamento che vi è stato, non può avallare tale decisione. Nella mia lunga militanza politica, ho sempre cercato di preservare l’unità del centrodestra cittadino, a maggior ragione dopo le vittorie alle ultime elezioni regionali ed alle recenti politiche. La forza del centrodestra è stata sempre nelle idee e nei programmi, oltre che nell’unione e nella coesione fra le varie anime che lo compongono, capaci di fare sintesi in vista di una consultazione elettorale e di un traguardo da raggiungere, tanto più nel particolare contesto attuale dove vi è un importante occasione per strappare alla sinistra la guida della città. Si sarebbe dovuto discutere di temi, di programmi, delle questioni strategiche irrisolte che riguardano Porto Sant’Elpidio e che da decenni ne precludono il suo sviluppo e poi, una volta trovata una sintesi fra tutte le varie anime del centrodestra, designare la figura più adatta a guidare la colazione. Invece, è stato scelto il percorso inverso e tale modus operandi non solo non mi appartiene ma è quanto di più lontano dalla mia idea di politica, intesa come servizio verso la comunità e non come mezzo per perseguire scopi ed interessi meramente personali».
«Forza Italia può decidere di appoggiare chi crede, ma il sottoscritto, che ha contribuito a fondare questo partito in città e vi ha sempre militato sin dal 1993, non può accettare nessuna imposizione dall’alto, né fughe in avanti verso candidati che, fra l’altro, nulla hanno a che vedere con la nostra storia politica e con le nostre idee ma che, al contrario, hanno il solo scopo di alimentare contrasti e dividere il centrodestra cittadino. Auspico pertanto l’unità del centrodestra per un progetto politico che sia veramente di rilancio ed in grado di offrire una valida alternativa alla guida del paese».
Elezioni, Forza Italia come la Lega: «Battilà è il nome più aggregante»
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