di Giorgio Fedeli
«Particolarmente severa». Così l’ha definita anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in occasione della sua visita a Fermo per la Giornata delle Marche. Stiamo parlando dell’influenza di stagione, l’Australiana. E a spiegarci i motivi della sua “severità”, oltre al fatto che è molto diffondibile, è il direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Murri di Fermo, Giorgio Amadio: «Partiamo col dire che l’influenza, dopo questi anni di Covid, un pò ce l’eravamo dimenticata, anzi non si è diffusa grazie al distanziamento, alle mascherine e al lockdown. In effetti quest’anno sembra un pò più aggressiva del solito, più diffusiva e colpisce soprattutto i bambini dai sei mesi ai sei anni, e ovviamente a rischio ci sono i soggetti fragili e gli ultra 65enni. I virus annualmente mutano più o meno parzialmente e possono quindi sfuggire al sistema immunitario. Poi, quando cambiano totalmente abbiamo le varie Aviaria, Suina, Asiatica. Noi di fatto siamo stati per circa due anni senza richiami influenzali che una certa copertura antinfluenzale la danno».
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Ma quali sono i sintomi? Per Amadio non cambia niente rispetto alle altre influenze dal punto di vista della sintomatologia che, anche in questo caso, dura in media 5 giorni. Febbre alta che può anche salire rapidamente, dolore alle ossa, mal di gola, raffreddore, inappetenza. Anche le cure non cambiano. Prendere antipiretici per abbassare la temperatura, bere molto, riposo e no antibiotici a meno che non siano indicati dal medico.
«Dicevamo che è un pò più aggressiva, più diffusiva e ‘sostanziosa’ dal punto di vista sintomatologico. E proprio questa sua capacità a diffondersi ne ha anticipato il primo picco a dicembre quando solitamente questo è previsto per gennaio». E dunque a inizio anno cosa sarà del virus: «Sicuramente i casi cresceranno. E non dimentichiamoci che oltre a questo, circolano anche altri virus parainfluenzali. C’è anche un Coronavirus che, ad esempio, dà raffreddore e malattie gastrointestinali».
Dunque come si diffonde e come proteggersi? «Come proteggersi? Semplice, con il vaccino e con le precauzioni. Si propaga per via aerea ma anche per contatto o via secrezioni. Certo, per proteggersi sarebbero utili le mascherine nei luoghi affollati, nei mezzi di trasporto pubblico. Ma sembra che il Covid ci abbia intaccato anche la memoria».
Ecco, appunto il Covid. A che punto siamo nei contagi? E il Coronavirus è sovrapponibile all’influenza? «Abbiamo tutti e 12 i posti letto occupati da casi Covid. La variante Omicron e quest’influenza sono molto simili. Noi non abbiamo casi di duplice infezione. I casi di influenza aumenteranno, questo è quasi fisiologico, mentre la variante Omicron, se resta così, e facciamo tutti gli scongiuri, potremmo relegarla a pochi casi, da qui a breve. D’altronde (e anche qui gli scongiuri sono leciti) non compaiono varianti da circa un anno. Quindi possiamo, dobbiamo essere ottimisti».
E proprio sul fronte vaccinazioni, nel week end nell’hub di Montegranaro sono stati somministrati 82 vaccini di cui 72 contro il Covid e 10 proprio contro l’influenza. Si partiva da una base di 22 prenotazioni.
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