«Nessuno pensi che Forza Italia possa prestarsi a giochetti per spaccare il centrodestra. Apprendo con grande stupore, e certo anche delusione, l’uscita sulla stampa di Fausto Mangiaterra che non condivide la linea di FI secondo cui Gian Vittorio Battilà è il nome più aggregante del centrodestra. Allora serve ristabilire la chiarezza, fare ordine, a tutela dell’immagine del partito e della coalizione, in questi giorni abbiamo assistito a siparietto di cui potevamo fare a meno». Sono le dichiarazioni di Daniela Mataloni, responsabile senior FI a Porto Sant’Elpidio.
«Ebbene ad ottobre, in un coordinamento a cui hanno preso parte molti militanti FI – le dichiarazioni di Mataloni – si è dato mandato proprio a Fausto Mangiaterra e ad Enzo Farina di portare sul tavolo del confronto con le altre forze di centrodestra, oltre che con il Laboratorio Civico, due nomi per la candidatura a sindaco proposti da FI. E questi due nomi erano quelli di Massimiliano Ciarpella e di un altro noto professionista locale. A quella riunione, però, è stata disattesa la linea del Partito poiché è è stato avanzato solo il nome di Ciarpella che da lì a breve ha anche dichiarato di essere civico. Enzo Farina ha, dal canto suo, dichiarato che se il candidato non fosse stato Ciarpella avrebbe lasciato il partito. E così ha fatto creando inevitabilmente confusione nel centrodestra. Convinti della solidità della coalizione e di Forza Italia, abbiamo dunque ritenuto che quello di Gian Vittorio Battilà fosse il nome più aggregante, anche in virtù dell’appoggio incassato dagli amici della Lega. E oggi leggiamo le sorprendenti e deludenti dichiarazioni di Mangiaterra. Purtroppo dobbiamo constatare che qualcuno ha agito alle spalle di FI lasciandosi manipolare da chi ha tradito ogni volta che si sono svolte le votazioni a Porto Sant’Elpidio. Chi tenta di minare la solidità della coalizione ha giocato e continua a giocare a perdere. E questo dovrebbero saperlo tutti, e bene, anche i civici vecchi e nuovi. Pensavo che l’esperienza vissuta avesse insegnato qualcosa a tutti. Invece no, l’esperienza è stata utilizzata per spaccare e ancora una volta per giocare a perdere. Chi mirava a questo, questa volta non ha fatto bene i conti. Queste parole sono frutto di un grande senso di responsabilità che mi ha sempre contraddistinto, nel rispetto delle idee e delle posizioni di tutti ma se coerenti e oneste».
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