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FdI vuole vincere, Balestrieri è la stella polare ma prima viene il progetto: «Siamo pronti a perdonare chi ci ha trattato male»

PORTO SANT'ELPIDIO - Questa mattina nella sede di corso Umberto I il candidato sindaco Balestrieri ha ribadito la sua disponibilità: «Non siamo qui ad arrogarci alcun diritto per scegliere un candidato ed imporlo, per noi conta che sia la squadra a vincere e non il singolo individuo. Siamo aperti al dialogo a patto che le idee siano in linea con le nostre». Al tavolo anche la coordinatrice comunale Di Ridolfo, la senatrice Leonardi, il consigliere regionale Putzu e il capogruppo Marcotulli: «C'è stato un tentativo di emarginarci, atteggiamento scorretto»

Da sinistra: il candidato sindaco, nonché coordinatore provinciale, Andrea Balestrieri, la coordinatrice comunale Gioia Di Ridolfo, la senatrice Elena Leonardi, il consigliere regionale Andrea Putzu e il capogruppo in consiglio comunale Giorgio Marcotulli

 

 

di Leonardo Nevischi

Si chiude il primo mese di vita del Governo Meloni e – in concomitanza dell’approvazione di Camera e Senato della Legge di Bilancio presentata dall’esecutivo in questi giorni – è già tempo di primissimi bilanci per i vincitori delle elezioni dello scorso 25 settembre. A Porto Sant’Elpidio, dove il partito meloniano si è imposto con il 35,2%, la conferenza stampa di fine anno assume una doppia valenza: tracciare una sorta di bilancio del 2022 e proiettarsi a capofitto nelle elezioni amministrative del 2023.

«#CiSiamo» è questo lo slogan con cui la neo coordinatrice cittadina di FdI esordisce -. Pronunciare queste parole oggi ci emoziona. Vogliamo essere il perno di un centrodestra unito, sebbene al momento ci siano delle spaccature. Sentiamo l’esigenza di creare una coalizione ampia con un centrodestra coeso che possa convogliare anche le figure civiche che si sono presentate come quelle di Massimilinao Ciarpella o Alessandro Felicioni, che a breve scioglierà le riserve sulle sue liste. Forza Italia e Lega stanno subendo l’allontanamento di alcuni soggetti che nel corso degli anni hanno dato loro un contributo importante ma che recentemente hanno preferito fare altre scelte – continua Gioia Di Ridolfo -. Fratelli d’Italia a Porto Sant’Elpidio ha avuto un successo tale nelle ultime elezioni politiche grazie alle proposte avanzate in consiglio comunale e al lavoro svolto al tavolo dell’opposizione negli ultimi dieci anni, per questo ci sentiamo legittimati a fare il nome di Andrea Balestrieri come prossimo candidato sindaco. Ma sia chiaro: non siamo qui ad arrogarci alcun diritto per scegliere un candidato ed imporlo. Se ci sarà un’altra figura in linea con il nostro progetto siamo disponibili a valutare, ovvio però che facciamo fatica ad accettare delle ingerenze o delle imposizioni da chi vorrebbe anteporre il proprio interesse personale alla voglia di cambiamento. Il nostro paese ad oggi ha criticità oggettive e queste le si conoscono solo vivendole in prima linea. La nostra è una politica di coerenza. Vogliamo essere garanti dei nostri cittadini: siamo la forza politica in carica al governo, in regione e il nostro dovere è dare una visione politica adeguata anche a Porto Sant’Elpidio. Per questo da gennaio inizieremo una campagna di ascolto nei vari quartieri, perché è doveroso ascoltare i cittadini in quanto il programma deve essere scritto dando peso alle loro criticità e non in una sede di partito. Il programma si baserà sulle loro esigenze e cercheremo di trovare la sintesi migliore per garantire continuità nel tempo per non determinare interruzioni che questa città non può più permettersi».

Dunque un claim chiaro, che il capogruppo Marcotulli rilancia: «C’eravamo, ci siamo e ci saremo. È importante dare messaggio di concretezza. La nostra militanza politica ci ha aiutato ad accrescere la conoscenza della macchina amministrativa e oggi possiamo dire di essere pronti a governare. Vogliamo far capire alla comunità che FdI non è solo un partito in voga ma anche un gruppo di persone con grande esperienza e militanza amministrativa. Un buon amministratore sa gestire l’ordinario, uno bravo deve sviluppare una programmazione a lungo termine. Noi già da oggi vorremmo sedere nei banchi della maggioranza perché c’è tanto da fare: viabilità, verde, manutenzione di edilizia pubblica e poi iniziare a scrivere il futuro della città. Solo noi abbiamo i mezzi per massimizzare i rapporti con la Regione portando risorse sia per infrastrutture di raccordo viario sia per l’integrazione delle risorse per la difesa della costa. Abbiamo piena consapevolezza dei problemi di questa città. Viale Europa è l’emblema di un sistema pensato senza alcuna continuità di sviluppo: ad oggi non ha ancora uno sbocco e se avremo un collegamento con Civitanova sarà grazie ai fondi europei e a questa amministrazione regionale che ha stanziato 2 milioni di euro per il ponte ciclopedonale e se riusciremo ad avere un collegamento con la statale attraverso un sottopasso sarà merito, mi auguro, della prossima amministrazione che troverà il modo di dialogare con la proprietà dell’ex Ligmar». Marcotulli punta sui sui colloqui tra pubblico e privati: «Saremo liberi dai retaggi dell’attuale amministrazione». Infine «massima attenzione anche per l’aspetto energetico cercando di valorizzare le opportunità delle comunità energetiche dando seguito al Pnrr».

Andrea Balestrieri sintetizza il tutto con tre parole: salute, coerenza e sapere. «Siamo un partito che sta bene e cresce, ci siamo dimostrati coerenti nel percorso di crescita che ci ha portato a radicarci in città e siamo un gruppo con una classe dirigente colta, informata ed esperta – sottolinea il candidato sindaco -. Le anime che si stanno perdendo in qualche meandro oscuro devono tornare alla naturalezza di un progetto unito perché è ora che il centrodestra governi questa città». Non c’è autoreferenzialità nelle sue parole e lo chiarisce: «Non metto il cappello sulla mia candidatura, bensì sul progetto. Non avrei problemi ad impormi perché il mio storico parla per me, ma la persona viene in un secondo momento, la stella polare deve essere il progetto – e qui il riferimento a Battila è velato ma allo stesso tempo lampante -. Per questo faremo delle campagne di ascolto che ci consentiranno di trarre le migliori informazioni da veicolare nel programma elettorale del governo cittadino. Dobbiamo dimostrare maturità nei confronti dei cittadini. Giorgio Marcotulli mi ha appoggiato come io feci con lui nel 2018, questa è la prova che per noi conta che sia la squadra a vincere e non il singolo individuo. Io ribadisco di essere a disposizione, poi se ci saranno delle interlocuzioni per trovare una soluzione migliore le valuteremo tranquillamente. Con la buon volontà di tutti si può trovare una convergenza con i civici e gli altri partiti di destra».

Sulla stessa linea anche il consigliere regionale Putzu che aggiunge: «Balestrieri è il nostro leader, ma prima di fare fughe in avanti bisogna valutare i programmi e discuterne con i cittadini. Intanto noi siamo qui compatti, mentre gli altri partiti e forze civiche stanno perdendo pezzi – qui il riferimento è al Laboratorio Civico che recentemente ha perso il suo capogruppo Felicioni e a Lega e Forza Italia, orfani rispettivamente di Tosoni e Farina -. Lancio un appello al centrodestra di riunirsi attorno a un progetto e poi parlare del candidato sindaco. Non dobbiamo spiegare ai cittadini la differenza tra le persone che amministrano e quelle che vorrebbero amministrare, bensì la differenza tra le cose che in questi anni non sono andate e quelle che faremo alla guida della città. Contestare poco, ma proporre tanto. Ci interessa dimostrare di avere una classe dirigente in grado di governare Porto Sant’Elpidio e rilanciarla».

Putzu parla poi delle questioni legate al futuro della città che vanno di pari passo con lo sviluppo della Regione: «Abbiamo investito 8,4 milioni dei fondi Pnrr sulla nostra città per le scogliere. Il Pd ne ha stanziati 4,5 governando per 50 anni e chi si vuole candidare come sindaco del nostro paese è stato complice di tutto questo – qui la frecciatina è per Paolo Petrini, vice presidente regionale sotto il governo di Gian Mario Spacca e papabile nome caldo per i dem alla corsa di primo cittadino -. Ora questa città ha la fortuna di avere me in Regione, ma dobbiamo fare anche molte cose: in primis combattere la carenza di medici di medicina generale e poi attrarre investimenti di grandi imprese e dare futuro alla calzatura perché è inconcepibile che con due zone industriali Fendi scelga di aprire a Molini Girola e Louis Vuitton a Civitanova».

Dunque a dar man forte ai meloniani c’è la consapevolezza di poter contare sulla Regione e sul governo centrale di Roma. E la presenza della senatrice Elena Leonardi, nonché coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia, ne è la conferma. «Non ci sono imposizioni dall’alto – spiega – . Siamo aperti a ragionare perché l’obiettivo è dare al paese il miglior governo possibile a patto che vengano rispettate le nostre idee e la nostra progettualità. Auspico un centrodestra unito con FdI a fungere da perno perché ha dimostrato di avere consenso elettorale e capacità amministrative riconosciute dai cittadini di questa comunità. La campagna non si chiude oggi e nonostante le fibrillazioni elettorali, mi auguro che si possano evitare ulteriori patemi e si inizi a lavorare tutti uniti nella stessa direzione».

Dunque anche da parte della senatrice arriva il chiaro appello a Lega e Forza Italia a sedare le guerre intestine che stanno lacerando l’unità del centrodestra. E qui arriva la chiosa di Marcotulli con uno sguardo anche alle forze civiche: «C’è stato un tentativo di emarginare Fratelli d’Italia, senza riuscirci. Un atteggiamento scorretto ma non sufficiente per ripudiarli. Siamo pronti a perdonare chi ci ha trattato in malo modo, perché per amministrare bisogna vincere».

 



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