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«Licenziamenti nel servizio pulizia uffici e autobus Steat, conciliazione fallita». Usb pronta a dare battaglia (Ascolta la notizia)

FERMO - Incontro, ieri, in prefettura nell'ambito delle procedure di raffreddamento e conciliazione promosse dalla stessa Usb a seguito della proclamazione dello stato di agitazione dei dipendenti della ditta che svolge attualmente in appalto i servizi di pulizia autobus e uffici presso Steat. Il sindacato: «Tuteleremo i lavoratori nelle opportune sedi e sotto ogni profilo»

La Usb ieri davanti alla prefettura di Fermo

(foto Simone Corazza)

«Infruttuoso incontro presso la Prefettura di Fermo: la procedura di cambio appalto dei servizi di pulizia autobus ed uffici alla Steat Spa di Fermo ha prodotto il licenziamento delle lavoratrici e dei lavoratori addetti nell’appalto». E’ il bilancio della Usb di Fermo che ieri ha preso parte a un incontro presso la Prefettura di Fermo alla presenza del prefetto stesso, Michele Rocchegiani, nell’ambito delle procedure di raffreddamento e conciliazione promosse dalla stessa Usb a seguito della proclamazione dello stato di agitazione dei dipendenti della ditta che svolge attualmente in appalto i servizi di pulizia autobus e uffici presso Steat Spa di Fermo.

Ascolta la notizia:

«Purtroppo – si legge in una nota diramata dalla Usb “Lavoro privato” di Fermo – l’incontro non ha avuto un esito positivo in quanto sia il committente il servizio sia i nuovi soggetti subentranti nell’appalto hanno confermato le proprie posizioni già espresse nei tavoli sindacali. Quanto si è consumato al tavolo prefettizio ha davvero dell’incredibile di fronte all’acclarata conseguenza che il cambio di appalto avrebbe determinato e determinerà la perdita di posti di lavoro con l’obiettivo di un presunto risparmio economico che non determinerà, invece, nulla a livello di Bilancio posto che le spese per i servizi di pulizia rappresentano solo l’1% del totale dei costi sostenuti da Steat Spa. E’ evidente che sarà un risparmio irrisorio in termini economici ma devastante in termini di posti di lavoro rispetto a lavoratrici e lavoratori già assunti part time. Sulla base dei ragionamenti posti al tavolo dalle ditte subentranti si potrebbe affermare che tutti i lavoratori oggi impiegati nel territorio nazionale nei lavori e servizi in appalto sono dei precari perché, in occasione di un eventuale cambio di appalto, non avrebbero alcuna garanzia. Nonostante aver assistito a delle prese di posizione del tutto inaccettabili, dopo averle contestate ampiamente, abbiamo formulato una proposta con cui, partendo dalla condivisione del principio che gli attuali addetti al servizio hanno il diritto di essere assunti dalle subentranti, chiediamo di prorogare di almeno un mese l’affidamento dell’appalto ai nuovi soggetti utilizzando questo maggior tempo per ricercare soluzioni utili. Nessuna disponibilità è giunta. Il cambio di appalto con perdita d 9 posti d lavoro avverrà il primo gennaio. Come Usb – concludono nella loro nota dalla rappresentanza sindacale – tuteleremo i lavoratori nelle opportune sedi e sotto ogni profilo contro tutti i soggetti coinvolti nel cambio di appalto che, a vario titolo, sono responsabili della perdita di questi posti di lavoro».

«Licenziamenti nel servizio pulizia autobus e uffici Steat» L’Usb proclama lo stato di agitazione



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