Ieri pomeriggio ha smarcato per l’ultima volta il cartellino all’ospedale Murri di Fermo. Ultima timbratura. E da domani prenderà ufficialmente servizio presso l’ospedale di San Marino. Per il direttore uscente del Pronto soccorso Alessandro Valentino è quindi lecitamente arrivato il momento dei bilanci, del suo periodo trascorso alla guida del reparto ‘d’ingresso’ del nosocomio fermano, un bilancio tra gioie e dolori, tra soddisfazioni e delusioni, a partire dal quella legata al fatto che non ha vissuto alcun passaggio di consegne.
«Purtroppo è vero – conferma Valentino – ancora non si sa chi dal primo gennaio sarà il facente funzioni. Credo che sia una mancanza drammatica a tutti i livelli. Lo vedo come un segno di scarso interesse verso gli enormi problemi del nostro Pronto soccorso. Per questo motivo vado via davvero tanto deluso. E’ brutto lasciare e non passare le consegne ad alcuno. Eppure che io sarei andato via si sa da luglio, praticamente. So che questo è un periodo di rivoluzioni per la sanità (domani entra in vigore ufficialmente la nuova riforma). Magari la direzione è stata impegnata con altre questioni, priorità. Però lo vedo come lo specchio di una mancanza di programmazione e forse anche di presa di coscienza della situazione del Pronto soccorso». Insomma quello che lascia il Murri per San Marino è un Valentino con l’amaro in bocca. Ma non sono tutte spine quelle che emergono nella sua permanenza a Fermo.
«Sono stati due anni impegnativi ma, per me, bellissimi e stimolanti. Mi sono trovato molto bene con il gruppo e con l’ospedale. Abbiamo lavorato in sinergia con la direzione, questo almeno fino al momento della mia scelta di lasciare Fermo per San Marino. Poi i rapporti con il direttore di area vasta e di presidio si sono un pò raffreddati. Ho il grande rimpianto di non aver potuto assistere alla apertura dei letti di Obi e della medicina d’urgenza, che sarebbero fondamentali per l’ospedale. Credo che siamo riusciti a creare un buon modo di lavorare assieme tra i pochi medici strutturati ed i colleghi della cooperativa, senza i quali sarebbe stato impossibile mantenere aperto il Pronto soccorso, e che davvero ringrazio. Spero di lasciare qualcosa di buono, ho cercato di dare quanto nelle mie capacità per aiutare il mio splendido gruppo a dare il meglio alla popolazione fermana. Vorrei comunque sottolineare, su tutti, l’importanza del lavoro del personale infermieristico, vera colonna portante del Pronto soccorso, e del personale ausiliario. Forse poco evidente dall’esterno ma davvero fondamentale ed impagabile. Grazie di cuore a tutti loro. Infine vorrei che fosse a tutti chiaro che dietro la mia scelta esistono solo motivi di vita privata e non certo professionali». Valentino è arrivato a Fermo a marzo dello scorso anno, su nomina dell’ex direttore di Av4, Licio Livini, oggi in pensione. Ed è lo stesso ex direttore a salutarlo e ad augurargli un buon prosieguo per la sua vita professionale: «Sì, ci siamo salutati con tanto affetto. C’è il rammarico, da parte di entrambi, di non aver potuto lavorare fino alla fine insieme»
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