«Ringrazio il presidente del Consiglio Giorgia Meloni per la fiducia accordatami. Il mio pensiero, in questo momento, va ai terremotati ed in particolare ai molti che ancora vivono nei moduli Sae. Ero sindaco il 24 agosto 2016 quando le terra comincio a tremare e non posso, in un giorno come questo, non tornare con la memoria a quella tragica sequenza sismica che devastò l’Appennino centrale». Così il senatore Guido Castelli dopo la notizia emersa oggi sulla sua nomina a commissario alla Ricostruzione arrivata con decreto del premier Meloni. Una notizia che è stata accolta con favore dal centrodestra marchigiano (e contestualmente l’augurio di buon lavoro da colui che Castelli sostituirà, ossia Legnini) come pure da diversi sindaci del Fermano, ma aspramente criticata dal Pd regionale che avrebbe preferito la conferma di Legnini.
«La ricostruzione – la presa d’atto di Castelli – richiede un grande gioco di squadra e, in questo senso, sarà decisiva la massima collaborazione con i governatori Acquaroli, Marsilio e Tesei che ringrazio per il sostegno e con i sindaci del cratere di cui, per esperienza diretta e concreta, conosco l’impegno quotidiano. Un ringraziamento mi preme rivolgerlo ai tecnici impegnati nella ricostruzione e, infine, al commissario Legnini, con il quale ho collaborato negli ultimi due anni come membro della cabina di coordinamento sisma».
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gira e rigira,la politica,la burocrazia le sostituzioni si ripercuoteranno in maniera negativa sulla povera gente…avanti savoia…