Il presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha nominato nuovo commissario per la ricostruzione post sisma del centro Italia il senatore Guido Castelli. Una nomina che ha fatto esultare il centrodestra marchigiano e anche svariati sindaci del Fermano. A fare da contraltare ai plausi, l’aspra critica del gruppo regionale Pd che ha chiesto a Castelli di dimettersi da senatore.
Finisce così il mandato commissariale di Giovanni Legnini durato oltre 34 mesi. E oggi sulla questione intervengono anche i Giovani Democratici: «Come giovani che vivono l’Appennino marchigiano e centrale ci sentiamo di ringraziare Legnini non solo per il lavoro svolto e per aver dimostrato capacità eccellenti nel suo lavoro commissariale, ma perché ha messo tutto il suo spirito di sacrificio e il suo cuore per le popolazioni colpite che ancora oggi, a 6 anni da quel dramma, soffrono e sono in difficoltà enormi. Volevamo solo dire che noi ce ne siamo accorti, grazie davvero. Sotto il suo mandato il suo staff, i tecnici, gli uffici di ricostruzione hanno fatto sì che famiglie tornassero a casa, lavoratori mantenessero le loro attività e imprese vedessero le loro aziende ritornare all’opera. Tante soprattutto le semplificazioni e accelerazioni burocratiche, tra tutte il Testo unico della ricostruzione privata. Purtroppo tutto questo è stata una piccola parte di quello che complessivamente servirebbe. Sarebbe stato necessario prolungare tale operato. D’altra parte la nomina del senatore Castelli, così per com’è arrivata, riprende un sistema di bottino per cui ogni posizione dirigenziale deve per forza di cose essere della stessa posizione politica del nuovo governo. Il partito della Meloni tramite il presidente Acquaroli ha preso la decisione di non rispettare il popolo colpito, i cittadini. Tantissime erano infatti le associazioni, le amministrazioni, le imprese locali, i sindacati, gli ordini professionali di tutto il territorio dell’entroterra e in particolare della zona montana delle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, che avevano firmato appelli e supplicato regione e governo nazionale di non sostituire il commissario Legnini. Perfino le istituzioni religiose si sono fatte sentire. Al senatore e futuro commissario Castelli – concludono i Giovani Democratici delle Marche – auguriamo buon lavoro per il bene di tutte le popolazioni del territorio del cratere sismico e dei giovani che vi abitano e che sperano di costruire qui le proprie vite. Di certo non è incoraggiante sapere che questa nomina e la delega alla ricostruzione della sottosegretaria Lucia Albano abbiano solo ragioni di interesse partitico, e non è bello non ricordare e escludere dai saluti nella nuova veste la Regione Lazio e il suo presidente solo perché di altra provenienza politica. Un ruolo tecnico che tratta dei drammi della vita di tante persone deve iniziare meglio. Ogni azione sarà valutata in maniera approfondita anche per questo, il monitoraggio è costruttivo».
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