Maxi risarcimento per una famiglia del Maceratese: due milioni e 276mila euro, questo è quanto il tribunale civile di Ancona ha stabilito che l’Asur Marche dovrà versare in seguito al gravissimo danno patito da un neonato al momento della nascita.
La vicenda risale a oltre dieci anni fa quando venne alla luce un bambino con il cordone ombelicale intorno al collo. Il piccolo non respirava e venne rianimato. Ma quei minuti in cui non andò ossigeno al cervello causarono, questo sosteneva la famiglia, assistita dall’avvocato Cristiana Olivieri, danni irreversibili con un bambino che è rimasto totalmente invalido. Il tribunale ha inoltre stabilito una rendita a vita di 6mila euro l’anno per le cure del piccolo.
Il processo è stato incardinato al tribunale di Ancona e tra gli aspetti emersi nel corso del procedimento c’era il fatto che non si procedette con il cesareo ma con parto naturale nonostante ci fosse una situazione di sofferenza fetale. Venuto alla luce con il cordone ombelicale intorno al collo che lo soffocava, il piccolo era stato rianimato. Era sopravvissuto al parto ma l’assenza di ossigeno al cervello ha portato all’invalidità totale del neonato. L’Asur nel corso del procedimento ha negato che il danno patito dal neonato si potesse attribuire ad un errore medico.
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