«Mio padre costretto a un’odissea per ricevere le cure oncologiche. E’ inaudito, inaccettabile, disumano». E’ la denuncia di F.L. (si riportano solo le iniziali, anche su richiesta del denunciante, a tutela dell’identità dell’anziano malato) un uomo di Fermo che ieri ha accompagnato il padre 87enne, malato oncologico, all’ospedale Murri per ricevere la terapia. E si è ritrovato a dover attendere oltre otto ore prima che il padre potesse uscire dall’ospedale. «Tutto questo perché mancano i medici, la politica che fa? Dove stanno, solo a tagliare nastri? Vi rendete conto che mio padre già è anziano, per di più è gravemente malato. Ed è stato costretto a restare in ospedale dalle 7,15 alle 15,30, quando finalmente ha terminato la cura. Ma non mi parlava nemmeno più, nell’arco di tutta la giornata non ha toccato cibo, tutto questo è inaccettabile».
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Il figlio dell’anziano malato entra nello specifico della giornata da dimenticare: «Come di consueto siamo arrivati all’ospedale intorno alle 7,15 perché prima di sottoporsi a chemio deve fare le analisi. Ebbene da quell’ora ha atteso fino alle 12,15 per ricevere la cura, che sappiamo non essere oltretutto una passeggiata. Ho chiesto spiegazioni e mi è stato risposto che il personale è oberato di lavoro. Sia chiaro, io li ringrazio, dico grazie al primario, ai medici, agli infermieri, agli Oss. A tutto il personale, insomma. So bene che non è loro la responsabilità di queste attese, anzi loro ci mettono tutto il cuore e l’impegno di questo mondo. Io continuo a chiamarli angeli per quello che fanno. Ma è evidente che questa situazione porta la sanità al collasso. Ma nemmeno un medico a supplire un’eventuale assenza di un collega? Ma stiamo scherzando. Ci viene ripetuto che la nostra sanità è la migliore perché non la paghiamo. Primo, non è vero. E secondo, cosa dovremmo pagare? Le attese di ore ed ore anche per anziani malati? Io oggi parlo e denuncio questa situazione non solo per quello che è capitato a mio padre ma anche per smuovere le coscienze di chi dovrebbe fare qualcosa e non lo fa. La politica dove sta? Sono solo bravi a tagliare nastri ma poi se dentro quelle mura non c’è personale che ce ne facciamo di nuovi locali e apparecchiature all’avanguardia?».
g.f.
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