di Serena Murri
Fine del mandato per Ivano Bascioni, presidente di Marca Fermana. Ieri durante la diretta di Zoom, appuntamento condotto dal direttore Giorgio Fedeli, aveva già stabilito di non ripresentare la sua candidatura. Il suo mandato si concluderà formalmente martedì. Sugli orizzonti dell’associazione, Bascioni ha aperto la conferenza stampa di questa mattina con questa premessa: «È difficile fare previsioni, soprattutto sul futuro».
A tre anni dal suo insediamento ha ricordato quanto ha inciso la pandemia sull’operato di Marca Fermana: «Ho ricevuto l’incarico di presidente di un’associazione turistica quando un mese dopo non si poteva uscire di casa. Ho portato avanti i compiti nonostante le difficoltà. Ci sono state evoluzioni nell’ultimo periodo, dal punto di vista organizzativo e finanziario ma attualmente la situazione è stabile con progetti in divenire».
Bascioni ci teneva a ribadire che le «attività portate avanti in questi anni, a partire da Marca in bus, hanno riscontrato numeri buoni. Ricordo le nuove iniziative di Slow Marca, Visit Marca, Marca in bike e Nature Marca, tutte occasioni con tour organizzati in vari paesi con guide professioniste che accompagnavano i turisti e presentavano i borghi da un punto di vista storico culturale, con un occhio molto specifico sui dettagli». Ai tour, bisogna aggiungere diverse pubblicazioni tra le quali Archeologia viva, oltre ai contatti con la Rai per inserire il territorio in trasmissioni tramite Marca Fermana. Secondo Bascioni, la collaborazione con i Comuni per le prenotazioni in caso di eventi è stata soddisfacente. Senza dimenticare le fiere: «È questo che fa Marca Fermana – ha sottolineato – partecipa a questi eventi e fa promozione del territorio per i Comuni che ne fanno parte. Abbiamo partecipato alla fiera di Rimini, alla Bit di Milano e alla Borsa del turismo archeologico di Paestum». Non da ultimo, è stata implementata l’applicazione che deve essere punto di riferimento territoriale per gli eventi. Inoltre Bascioni ha ricordato il patrocinio agli eventi del territorio e l’organizzazione di corsi turistici per le scuole superiori.
«Questa è la sintesi dell’operato di Marca Fermana in un momento difficile – ha precisato – una condizione essenziale per rendere l’associazione operativa è che il presidente ed i soci devono essere i primi a crederci. Se non sono stato abbastanza coinvolgente nel far capire l’importanza di quest’associazione sovracomunale, è stato per posizioni divergenti, a volte campanilistiche, per le quali si è creato uno scollamento. Di fatto ci sono ancora 33 Comuni soci nell’associazione di Marca Fermana, oltre alle associazioni. Nonostante il momento complicato sono comunque tanti. Un numero fondamentale per il territorio».
L’ultima defezione, la più eclatante, è stata quella di Porto Sant’Elpidio che era stata preceduta dai comuni di Monte San Pietrangeli, Moresco e Monte Giberto. Bascioni, chiude con l’auspicio che «ci sia più consapevolezza delle potenzialità di Marca Fermana, si mettano da parte le conflittualità territoriali e si inizi a ragionare per il bene del territorio. Dal punto di vista finanziario, la situazione per quest’anno è tranquilla». Pare infatti che le difficoltà dovute alla rendicontazione siano rientrate grazie a quote anticipate dai Comuni. Dall’ente Regione si può contare su un finanziamento di 50 mila euro. Inoltre anche il progetto di Borghi Maestri (che vede coinvolti Petritoli e Monte Vidon Combatte), da come ha fatto intendere Bascioni, permetterà l’arrivo di altre risorse da destinare alla promozione. Ora la priorità resta il rinnovo della presidenza, nell’associazione si parla già da tempo del comune di Fermo ma Bascioni non esclude che possa essere anche la figura di un privato «purché sappia tenere insieme un’associazione così complessa che coniuga pubblico e privato».
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