di Sandro Renzi
Nulla di fatto per Marca Fermana. A dire il vero era già nell’aria da ieri ma si attendeva l’ufficialità. Allo scadere dei termini previsti dal regolamento non è pervenuta alcuna candidatura per il dopo Bascioni. Il sindaco di Belmonte Piceno aveva annunciato ai microfoni di Radio Fm1 di non voler ripresentarsi, scaduto il mandato, lasciando di fatto vacante la presidenza dell’associazione che si occupa di accoglienza e promozione turistica nella nostra provincia. Sono 33 i Comuni che ne fanno parte dopo gli addii di Moresco, Monte Giberto, Monte San Pietrangeli e da ultimo Porto Sant’Elpidio. In passato avevano già lasciato Rapagnano, Montefortino e Lapedona. E qualche tentennamento lo aveva avuto recentemente pure l’Amministrazione di Porto San Giorgio sebbene pare sia tornato il sereno tra l’ente e Marca Fermana.
Di progetti in cantiere ce ne sono per sostenere iniziative turistiche sul territorio anche se i vertici del sodalizio si aspettavano un pizzico di aiuto in più da tutti e soprattutto dalla Regione. Le quote associative, come noto, sono molto basse. Solo Fermo paga 2000 euro all’anno, mentre i Comuni fino a mille abitanti, ad esempio, appena 100 euro. Senza candidature all’orizzonte si profila un traghettamento di Marca Fermana da parte dell’attuale presidente Bascioni fino alle nuove elezioni. «Resto a disposizione fino alla prossima assemblea che andrà convocata entro un mese». Così il presidente uscente. Ciò non toglie che già in occasione dell’imminente assemblea dei soci non possano venir fuori delle candidature a sorpresa, sebbene appaia una ipotesi piuttosto remota. Almeno ufficialmente non ci sarebbero stati “movimenti” su questo fronte. Il futuro di Marca Fermana si deciderà quindi nel giro di poche settimane. E se anche un secondo tentativo di eleggere il nuovo presidente ed il relativo cda non dovesse andare a buon fine la palla passerebbe in mano alla Provincia. Ieri sera, intanto, in occasione dell’assemblea convocata da Bascioni, alcuni sindaci hanno invitato il presidente uscente a ricandidarsi riconoscendogli il buon lavoro fatto in questi anni nonostante le tante difficoltà legate in primis alla pandemia. Entro marzo, quindi, nuova assemblea sperando che nel frattempo qualcuno si faccia avanti per prendere le redini dell’ente.
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