Sarà attivo dal 6 febbraio prossimo nell’ospedale di comunità di Sant’ Elpidio a Mare il progetto sperimentale che prevede la gestione, da parte dei medici di medicina generale presenti nel presidio, sia del reparto di cure intermedie, sia di un presidio avanzato di assistenza territoriale (Paat).
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La sperimentazione è stata progettata dai medici di medicina generale presenti nella struttura da ottobre 2022 in collaborazione con la direzione di distretto dell’Ast Fermo. «Si tratterà di un ulteriore tassello nella realizzazione di una Casa di Comunità a Sant’Elpidio a Mare, fra le prime della regione capace di garantire tutti i servizi previsti dal Pnrr per questa tipologia di Presidi Sanitari territoriali. L’obiettivo – specificano dall’Ast – è la realizzazione di un centro sanitario in grado di rispondere ai fabbisogni sanitari della popolazione locale in ogni fase della malattia, erogando assistenza sia in setting ambulatoriale che residenziale».
Il Paat sarà un ambulatorio attivo h12, dalle 8 alle 20, con accesso diretto e dedicato alla gestione di traumi minori e necessità cliniche non differibili. Le Cure Intermedie sono un nucleo residenziale di 20 posti letto dedicato all’assistenza di pazienti con patologia in fase subacuta, difficilmente gestibili al domicilio ma che non necessitano di ricovero ospedaliero.
«L’affidamento della gestione medica sia del Paat che delle Cure intermedie al gruppo di medici di medicina generale presenti nel presidio elpidiense – rimarcano dall’Ast – punta ad aumentare la qualità delle cure e a favorire la continuità delle stesse, anche grazie alla condivisione interna dei dati sanitari dei propri assistiti da parte degli stessi medici. Inoltre, la rotazione dei medici nei diversi setting assistenziali presenti nella struttura, insieme alla condivisione di nuovi protocolli e linee guida, sarà uno stimolo alla loro crescita professionale, con relativo beneficio per gli utenti. L’efficacia del progetto sperimentale sarà attentamente monitorata dalla Direzione della Ast Fermo e se l’esperienza risulterà positiva potrebbe essere esportata in un prossimo futuro anche in altre realtà della Provincia.
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