«Oggi chiederemo ad Aspi di interrompere i cantieri fino a che non saranno restituite le condizioni di sicurezza, in grado evitare continui incidenti, e condizioni accettabili per transito di automobilisti e autotrasportatori».
Così Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche, il giorno dopo il dolore e lo sgomento per l’ultimo tragico incidente avvenuto nel tratto piceno e dove a perdere la vita sono stati un padre, l’atleta paralimpico Andrea Silvestrone, e due figli di 14 e 8 anni.
«La situazione attuale della autostrada A 14 – afferma il presidente della Regione in un video-intervento – teatro di tanto dolore, è figlia della volontà di amministrazioni precedenti di non realizzare la terza corsia. Anni fa, quando è stato detto no alla proposta di ampliare l’infrastruttura, che avrebbe permesso a tanti cittadini di viaggiare con maggior sicurezza, abbiamo perso un’opportunità. Oggi, e da 5 anni a questa parte, accade che Autostrade per l’Italia ha esigenza, per rispetto alla normativa, di adeguare viadotti e gallerie. Ed ecco cantieri interminabili sulla A 14, che ci penalizzano e ci soffocano. Soffocano la nostra economia, condizionano la quotidianità di chi ci deve viaggiare ogni giorno e, come abbiamo visto, rappresentano un pericolo per i cittadini. In questi due anni abbiamo ottenuto dei risultati, con la sospensione dei cantieri nei periodi di maggiore transito, come d’estate o durante i ponti delle festività. Ma adesso è diventato insostenibile ed insopportabile. Oggi chiederemo ad Aspi di interrompere i cantieri fino a che non saranno restituite le condizioni di sicurezza, in grado evitare continui incidenti, e condizioni accettabili per transito di automobilisti e autotrasportatori».
«In due anni – sono ancora le parole di Acquaroli – abbiamo lavorato per convincere le amministrazioni locali ad accettare la terza corsia. La scorsa estate la Regione ha avuto mandato di dialogare con Aspi per andare in questa direzione. Ci sono stati incontri. L’ultimo, appena martedì scorso, quando ci è stata data in via informale l’ipotesi di progetto da sottoporre alle amministrazioni, per poi procedere con la richiesta al Ministero. Poi, ora, questa ultima immane tragedia. Aspi, lo ripeto, deve sospendere i cantieri e fare chiarezza».
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