di redazione CF
«Ieri pomeriggio ho comunicato al Sindaco e successivamente protocollato le mie dimissioni da Assessore Comunale. Sono stati mesi di riflessioni e analisi, tali per cui mi hanno portato a prendere ora la parola, non a caso, dopo tutti gli adempimenti che hanno consentito al consiglio comunale e alla giunta, di completare la parte corposa dell’incarico a me affidato». Dopo la notizia delle sue dimissioni da assessore al Bilancio diffusa dal sindaco Nazareno Franchellucci, ora a fare il punto sulla sua decisione è direttamente lui, Marco Traini.
«E’ stato con entusiasmo, senso di responsabilità e gratitudine per la grande fiducia accordatami – ripercorre la sua vita amministrativa l’ormai ex assessore – che ho accettato di collaborare da “tecnico” e di entrare a far parte della squadra di governo di questa città. Con impegno, slancio e umiltà ho cercato di lavorare per esserne all’altezza, affrontando come meglio ho potuto, anche quei momenti di difficoltà che hanno caratterizzato questo intenso periodo di collaborazione reciproca con il sindaco Franchellucci. Ho atteso fino a questo punto, nonostante sin dall’inizio avessi manifestato più volte al sindaco, alle forze di maggioranza, chiarezza nel progetto programmatico futuro, dove a mio avviso, sarebbe dovuta nascere una nuova coalizione a forte caratterizzazione civica, non scevra dai partiti, ma libera di tracciare un nuovo solco su cui intervenire per far crescere l’intero paese. Nonostante i miei ripetuti appelli, la parte organica di questa coalizione ha preso una decisione in senso opposto, preferendo annunciare la candidatura a sindaco di un uomo di partito, di lunga esperienza, piuttosto che andare nella direzione di una nuova coalizione che aperta ai partiti, avesse una forte connotazione civica».
«Credo di essere stato corretto nello specificare a chiare note sin dall’inizio del mio mandato, che non avrei partecipato alla prossima competizione elettorale senza un chiaro progetto civico, anche se non ho mai posto veti nell’ampliamento di un nuovo progetto politico, e di una eventuale nuova coalizione aperta anche ai partiti organici e non solo alle liste civiche. Di questo ne sono convinto e, proprio per questo, ritengo che un mio sostegno ad una coalizione riconducibile al candidato sindaco del centrosinistra, sia per la mia persona, incompatibile con una contemporanea attività politica diretta, in quel senso. Perciò, dopo una lunga riflessione, ho ritenuto che la cosa più giusta fosse rispettare la parola data. Questo mi hanno insegnato: se si dice una cosa, bisogna farla. Non c’è convenienza che tenga, la coerenza è sempre stata la via maestra del mio percorso amministrativo e lo è in ogni giorno della mia vita».
Il messaggio spero sia chiaro: parteciperò alle prossime elezioni amministrative a Porto Sant’Elpidio, ma non in qualità di candidato sindaco. La squadra vince, non il singolo. Anzi, vorrei proprio per questo, annunciare la creazione di una lista che parteciperà alla tornata elettorale che porti ad amministrare in maniera partecipata con i cittadini per degli obiettivi comuni. Siamo convinti insieme ai componenti del gruppo di lavoro della mia lista di questo nuovo progetto, che la nostra comunità abbia bisogno di una svolta epocale, che sia avulsa da qualsiasi monopolio politico, che sia a stretto contatto con i cittadini e le loro necessità quotidiane per fornire delle risposte concrete per lo sviluppo del nostro tessuto sociale ed economico. In questo alveo va il nostro messaggio che con l’aiuto di tutti è possibile. Per questa idea non smetterò di battermi, come d’altronde avevo promesso a chi mi ha esortato sempre a non mollare e a non disperdere la mia esperienza mettendola a disposizione di tutti quei cittadini che vorranno pensare ad un nuovo progetto politico per tutti gli elpidiensi, insieme, in una coalizione che definirei di moderati, ma anche con chi ci ha creduto e ci crede ancora tanto, con la consapevolezza di poter creare un nuovo slancio per tutta la nostra città. Faremo in questo senso un programma che vada nell’interesse della città e nel rispetto dei tanti cittadini che continuano a credere che tutto ciò, sia possibile. Ai cittadini do la mia parola».
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