«Dopo alcuni mesi dalla presa di distanza dalle posizioni troppo veloci nel decidere e, poco plurali non che troppo personalistiche della Lega locale, continuo il mio impegno ormai pluri-decennale nella politica locale, supportato dal civismo istituzionale che è in maggioranza in consiglio regionale». E’ quanto si legge in una nota diramata dall’ex esponente elpidiense del Carroccio, Mauro Tosoni che, infatti, collabora da qualche tempo con il gruppo “Civici Marche” alla realizzazione di alcuni progetti «importanti sul territorio Regionale» e rappresenterà, a livello locale a Porto Sant’Elpidio mettendosi «a completa disposizione con il pieno sostegno a Livia Paccapelo, già donna forte della politica cittadina, coordinatrice della lista “Porto Sant’Elpidio al Centro Udc” che cinque anni fa fu fondamentale per la vittoria di Nazareno Franchellucci con il suo risultato e che da oltre due anni ha preso le distanze da quella esperienza e quella maggioranza, non più in linea con i valori ed i principi che quella lista voleva rappresentare, scegliendo appunto, di uscire dalla maggioranza di centro sinistra».
Livia Paccapelo, oggi insieme a Tosoni, come lo stesso Tosoni fa sapere, «costruisce una lista civico/partitica che ha l’obiettivo di difendere la buona politica, fatta dalla gente per la gente, e che pensa ai cittadini, dove i partiti sono un valore aggiunto e non impongono scelte a favore di taluni e a discapito di altri, in funzione del raggiungimento di obiettivi sovra comunali e del tutto personali. “Porto Sant’Elpidio al Centro” cresce e sposta con l’ingresso Tosoni – si legge nella nota – il suo asse verso visioni e posizioni più vicine al centrodestra, sostenendo totalmente il progetto politico amministrativo che vede a capo Massimiliano Ciarpella.
«Massimiliano, giovane esperto in politica, è un professionista affermato e soprattutto uomo in grado di aggregare genti ed idee cosi eterogenee, con la grande abilità di gestire e fare sintesi delle visioni di tutti quanti partecipano al suo progetto. Un ragazzo, un uomo maturo politicamente, capace di grande umiltà, fortemente legato alla città in cui vive e dove si e già messo al servizio come consigliere comunale dal 2013 al 2018 all’opposizione dell’amministrazione Andrenacci. Senza tessere le sue lodi, Massimiliano non ne ha bisogno, esprimiamo – continua la nota – una valutazione del tutto oggettiva. E’ l’uomo giusto per guidare la città nel prossimo decennio, a nostro avviso, e noi siamo pronti a sostenerlo. Dopo l’incontro con Vittoriano Solazzi e la benedizione dei vertici regionali dell’Udc al progetto di Massimiliano Ciarpella, il gruppo Paccapelo-Tosoni è già lanciato nella composizione della lista che sosterrà l’auspicata candidatura di Massimiliano. Molti giorni di consultazioni, di lavori, di incontri a livello locale e regionale hanno fatto sì che si costruisse una struttura solida, motivata, coesa e pronta a sostenere una campagna elettorale dura, difficile ma, sicuramente, piena di vitalità, con l’auspicio dell’unita di tutto il centrodestra, di tutti i simboli che lo compongono, perché già gli uomini e le donne del centrodestra storico (riportano nella nota senza, però, di chi si tratti, ndr) sono tutti da questa parte, dalla parte di Massimiliano. Aspettiamo che coloro i quali si sono lanciati troppo velocemente altrove e senza confronto possano tornare a dialogare, ed infine approdare tutti su un unico progetto per perseguire il medesimo obiettivo, sicuramente vincente, per una vittoria schiacciante sull’avversario che, ormai da 50 anni governa in modo troppo stanco la nostra città. La lista civico/partitica è supportata da persone di esperienza politica di lunga data, ha in sé una nuova ricetta, rispecchia la città ed i suoi abitanti ed è sostenuta e rappresentata nelle istituzioni regionali da due uomini in maggioranza in consiglio, ha riferimenti e rapporti stretti anche nelle istituzioni nazionali, relazioni utili in questo momento a noi favorevole, dove il centrodestra governa la Regione e l’Italia, per far uscire Porto Sant’Elpidio dall’isolamento. Tra le formazioni già presentatesi sul panorama elettorale cittadino si fa la gara a chi sia il civico più vero, a chi abbia il civismo più puro, noi non abbiamo nulla a che fare con questo atteggiamento lontano dalla politica perché civico non vuol dire apolitico. Un civismo fine a se stesso, autoreferenziale e confinato in qualche sgabuzzino in città non è utile ai cittadini ma ai singoli personalismi. Dall’altra sponda invece, la sponda partitica, ci sentiamo autonomi, collaborativi, non siamo ingabbiati nelle strutture partitiche rigide, nei diktat delle segreterie che hanno le teste altrove e i corpi in città a fare da pedine per obiettivi lontani dalle esigenze reali dei cittadini. La nostra officina persegue un nuovo modo di approcciarsi alla politica, una novità politica sotto ogni aspetto che, appunto, va oltre quel civismo personalistico, lontano dalle istituzioni regionali e nazionali ed il partitismo delle segreterie e dei numeri a discapito degli uomini e delle loro capacità e competenze sul territorio».
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