«In merito alle affermazioni del commissario della Ast Fermo, Roberto Grinta, mette in dubbio i dati forniti dalla Rsu, in particolare quelle sulle liste di attesa, la Cisl Fp intende evidenziare, che senza ombra di dubbio, le lentezze nell’agire e la sottovalutazione della carenza di organico, hanno una diretta correlazione con il fenomeno delle liste di attesa». E’ la replica, al vetriolo, del segretario generale Cisl Fp, Giuseppe Donati al vertice dell’Ast Fermo. E Donati questa volta pone domande specifiche su cui chiede a Grinta altrettante risposte dettagliate.
«Il commissario Grinta, persona di indubbia onestà intellettuale, in questo momento è preso nella difesa del suo operato in prospettiva nomine. Tutto legittimo ma se vuole contestare in modo oggettivo i dati forniti nel comunicato della Rsu, che rivendichiamo in toto come veritieri, avrebbe dovuto entrare nel merito delle singole prestazioni menzionate dalla Rsu e provare a smentire i tempi lunghissimi delle liste di attesa con priorità “P”».
Ma passiamo alle domande in questione: «Grinta dovrebbe rispondere se è vero o no, che prenotazione mammografia va al 2024, colon e gastro agente chiuse per tutto il 2023, l’agenda per prima visita cardiologica a Fermo tutto il 2023 è completa, visita oculistica si prenota per settembre, visita otorino va a 4 mesi, visita urologia si prenota per fine novembre, holter cardiaco va a finire a novembre, Ecg sotto sforzo non presente proprio in agenda in Ast Fermo, Tac cardiaca inaugurata in pompa magna, sono disponibili due posti, al massimo tre, alla settimana. E ancora, praticamente introvabili posti per risonanza magnetica e tac, e per le ecografie agende complete per tutto il 2023. Grinta risponda se questi dati sono falsi oppure, come siamo certi, purtroppo rispecchiano la triste realtà della Ast Fermo. Del resto, basterebbe ascoltare l’utenza e la crescente insoddisfazione manifestata da chi ha la sventura di entrare nel sistema delle liste di attesa della sanità pubblica. A queste persone, che stanno male oppure hanno familiari che hanno bisogno di esami o visite, poco importano le percentuali di cui si vanta la direzione della Ast».
Liste d’attesa, la “doppia via” di Grinta: «E i risultati ci sono»
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