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«Basta bestemmie in campo, educare i calciatori fin da piccoli» L’appello della Grottese

LA SOCIETA' - «Il calcio, così com’è oggi, è finito. Per salvarlo occorre iniziare dalle piccole cose. Espellere con il rosso diretto, così come da regolamento, chi è reo di bestemmia»

«Rosso diretto per chi è reo di bestemmia, come da regolamento». E’ la presa di posizione della Polisportiva Grottese calcio Asd contro chi si lascia andare a bestemmie su un campo di calcio, soprattutto se a sfidarsi sono giovani calciatori. E ne scaturisce una riflessione impietosa.

«La prima cosa che un bambino fa subito dopo aver imparato a camminare è quella di prendere a calci un pallone. Appena compie 5/6 anni i genitori, giustamente, lo iscrivono alla scuola calcio. Qualche istruttore, invece di preoccuparsi del percorso di crescita e integrazione del bambino/ragazzo all’interno del gruppo – si legge in una nota della Grottese – pensa bene di trasmettere le proprie conoscenze per trovare la strada più corta che porta alla “vittoria”. Ne consegue che il bambino/ragazzo, invece di pensare a divertirsi, si ingegni, coadiuvato anche dal genitore di turno che pensa di avere in casa “Maradona”, per arrivare alla tanto desiderata “vittoria” della “Coppa del Nonno” percorrendo le strade della simulazione, protesta, imprecazione, bestemmia. Tutto ciò accompagna il giovane “talento” fino all’età adulta quando, in campi polverosi di periferia, con la tanto desiderata carriera calcistica è andata a farsi benedire, continuano a simulare, protestare e soprattutto a bestemmiare. Ne scaturiscono partite come quella a cui ha preso parte il Montottone Grottese che, “grazie” al comportamento dell’altra squadra, doveva essere sospesa per blasfemia (Art.12 Noif: cartellino rosso per ingiurie). Portereste i vostri figli piccoli ad assistere ad una partita di calcio dilettantistico o di settore giovanile? Se la risposta è no, si capisce benissimo che il calcio, così com’è oggi, è finito. Per salvarlo occorre iniziare dalle piccole cose. Espellere con il rosso diretto, così come da regolamento, chi è reo di bestemmia».


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