di Mauro Giustozzi (Foto di Fabio Falcioni)
Salvaguardare la ricostruzione nelle aree del cratere sismico modificando il decreto 11 e sostegno alle imprese edili che operano su questo fronte con un anticipo dell’Iva da parte della struttura dell’Usr. Buone notizie per il settore del lavoro quelle portate dal commissario alla ricostruzione Guido Castelli, alle quali se ne aggiunge un’altra che riguarda il mondo scolastico con la deroga al numero minimo degli studenti per formare le classi nelle scuole terremotate per i prossimi sei anni.
Nessun timore da parte del commissario alla ricostruzione nell’affrontare una platea numerosa e preoccupata di imprenditori edili che si sono ritrovati nell’auditorium di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli e Fermo in un momento delicato, segnato dall’incertezza portata dal decreto 11 che ha bloccato il Superbonus 110% e modificato anche gli altri bonus legati all’edilizia. All’incontro hanno partecipato il segretario generale di Confartigianato Giorgio Menichelli, il presidente Enzo Mengoni, la vice presidente Natascia Troli e il presidente della Cciaa Marche Gino Sabatini, oltre a numerosi amministratori locali ed associazioni di categoria.
«Siamo nella condizione di intervenire su due temi – ha esordito Castelli – il primo è senz’altro quello del Superbonus. Sappiamo che il decreto 11 ha prodotto da un lato il miglioramento delle condizioni perché ha creato le premesse per poter sbloccare i crediti che erano incagliati. Le cose erano già complesse e le imprese lamentavano la difficoltà di poter cedere i crediti di imposta. D’altro canto il decreto deve essere corretto nella parte in cui non consente che il credito di imposta e lo sconto in fattura prosegua sino al 2025.
E’ aperta un’interlocuzione col Governo, è stato compreso da tutti che nel cratere sismico il 110% non è la richiesta di un privilegio ma una necessità assoluta per dare sicurezza alla ricostruzione. Il secondo tema è legato alla conversione in legge del decreto sisma che ha voluto evidenziare le attribuzioni del Commissario alla ricostruzione per quanto riguarda la ripresa economica. Da questo punto di vista nella conversione in legge che accadrà nella prima decade di marzo ci sono delle buone notizie pòer le imprese. Non solo sono aumentate le semplificazioni procedurali che abbiamo introdotto nel sistema sisma ma ottenuto l’autorizzazione affinchè il Commissario straordinario possa anticipare in favore degli imprenditori l’Iva necessaria per coprire le lavorazioni ed i prodotti che altrimenti dovevano essere anticipati per la parte riguardante l’Iva da parte dell’imprenditore. Infine ci sono nuove norme per la stabilizzazione del personale nei comuni che si occupano di sisma, in modo che ogni pratica possa essere portata avanti velocemente».
Sempre in tema di territori colpiti dal sisma Guido Castelli ha annunciato un’importante novità legata al mondo della scuola. «E’ stato inserito nel Decreto ricostruzione in discussione in Parlamento – ha detto -. L’emendamento approvato prevede una deroga al numero minimo degli studenti per formare le classi nelle scuole terremotate, fino all’anno scolastico 2028/2029 quando speriamo che la ricostruzione sia in una fase molto avanzata.
Questo consentirà per i prossimi sei anni di garantire una continuità didattica nelle zone colpite dal sisma e una sicurezza sull’offerta formativa per gli studenti, per le famiglie e per le comunità terremotate, che stanno lottando con determinazione per la ricostruzione dei territori colpiti e meritano la certezza di avere servizi essenziali come quello scolastico». Numerosi gli interventi della platea che ha ascoltato inizialmente l’intervento del Commissario alla ricostruzione per chiedere poi delucidazioni e chiarimenti sui percorsi normativi in atto.
«Lo sblocco dei crediti è la cosa essenziale per dare respiro al nostro settore – ha detto Giuliano Fratoni referente del settore edile di Confartigianato – ma è altrettanto importante, in questa fase che la ricostruzione sta veramente partendo, in che modo verranno gestiti gli accolli, se saranno gli enti pubblici ad intervenire come Province o Comuni oppure verrà gestito direttamente dall’Usr. All’inizio del Superbonus il problema era il reperimento dei materiali, adesso la questione principale è come riscuotere i crediti che tutti noi abbiamo». A coordinare l’incontro Giorgio Menichelli, segretario generale di Confartigianato, che ha sottolineato la delicatezza del momento legato ai bonus edilizi.
«Questo incontro era stato convocati per conoscere il quinto Commissario alla ricostruzione del sisma 2016 – ha sottolineato Giorgio Menichelli – ma dalla convocazione ad oggi è successo il finimondo dopo l’emanazione del decreto 11 che ha messo sottosopra un intero settore e figuriamoci le imprese che lavorano nel cratere sisma. Rischia di mettere in difficoltà almeno un migliaio di imprese. Nell’area marchigiana del cratere sono 1500 i cantieri che si sono bloccati e circa duemila gli addetti che possono perdere il posto di lavoro da questo provvedimento. Ci auguriamo che il tavolo tecnico nazionale dia risposte sugli incagli legati ai crediti fiscali che le imprese hanno in pancia: c’è lo strumento della compensazione col modello F24 e noi siamo favorevoli a questo meccanismo ma preoccupati dalla discrezionalità del sistema bancario nello scegliere quali crediti si e quali no. Poi chiediamo la deroga allo stop della cessione dei crediti nell’area sisma, su cui convergono anche sindaci e lo stesso Commissario Castelli, e il fondo complementare sisma, le undici ordinanze per il rilancio dell’area del cratere che ha visto una sovraprogettazione rispetto alle risorse disponibili e c’è un ammanco di 875 milioni di euro per dare risposte a tutta la progettazione. Mancano delle risorse e vorremmo capire se ci sarà la possibilità di integrazione dei fondi».
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