di Matteo Malaspina
Quella di oggi è stata una giornata importante per il Fermano, soprattutto per i territorio colpiti dal sisma del 2016 che hanno potuto incontrare il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli nella sede della provincia di Fermo. Una visita al territorio, quella di Castelli, iniziata con l’incontro istituzionale dal prefetto Rocchegiani, proseguita poi con il colloquio con il sindaco del Capoluogo, Paolo Calcinaro dove si è fatta una valutazione sulle esigenze dei comuni fuori cratere. «Abbiamo, in particolare, parlato dell’esigenza d’intervento su auditorium San Martino e della condizione complessiva che riguarda la ricostruzione privata che comincerà a generare qualche difficoltà logistica in città» ha detto Castelli.
Poi, in tarda mattinata, il Commissario si è riunito con i primi cittadini dei comuni fermani del cratere per fare il punto sulla ricostruzione e sulle norme che accompagneranno lo sviluppo. «È in corso di conversione di legge il Dl 3 e abbiamo commentato soprattutto tre proposte emendative che sono state accolte dalla Commissione. Ora il testo andrà in aula mercoledì ed entro i primi di marzo sarà legge» continua Castelli.
Il primo provvedimento riguarda la deroga del numero minimo e massimo degli studenti nelle classi delle scuole del cratere. Fino all’anno scolastico 2028/29 è facoltà del Direttore Regionale Scolastico autorizzare la formazione di classi negli istituti compresi nel cratere, investendo delle risorse per sostenere l’aggravio di costi per mantenere le classi. In questo modo i primi cittadini non avranno la pressione di una possibile chiusura delle scuole.
Il secondo è la stabilizzazione del personale sisma. Coloro che lavorano nei Comuni per il terremoto e sono stati assunti a tempo indeterminato e hanno completato il ciclo triennale entro il 31-12-2023 (sono per lo più giovani), potranno essere stabilizzati con risorse del Commissario, senza oneri dei Comuni. Un’occasione per rafforzare i presidi amministrativi, perché si parla di personale che rimarrà nel tempo.
L’ultimo emendamento è l’introduzione di una norma che consente, a chi deve ricostruire i siti produttivi, alberghi e aziende agricole, di non addossarsi il costo dell’Iva, anticipandola. Sarà così neutralizzato il sacrificio iniziale grazie ad interventi autorizzati dalla contabilità.
«L’incontro si è concluso parlando del prossimo piano delle opere pubbliche che sarà varato dalla Regione Marche e poi validato dal Commissario. Questo piano consentirà dei finanziamenti che riguarderanno tutti i municipi e le articolazioni comunali non finanziate, tutti i cimiteri non finanziati e una serie di opere strategiche – conclude Castelli -. Avevamo un ”debito” nei confronti del Fermano perché quando fu avviato il Cis sisma, vi fu una sofferenza di questo territorio sulla quale siamo intervenuti. Una rete di Comuni aveva proposto un piano sviluppo importante che non era stato sufficientemente finanziato con il fondo complementare sisma. Quel filone che era rimasto fuori dal finanziamento, sarà finanziato adesso».
Soddisfatti i sindaci, così come il presidente della provincia, Michele Ortenzi, che ha parlato a nome dei primi cittadini. «Quando Castelli ha ricoperto la carica di assessore regionale alla ricostruzione c’è stato un continuo scambio e coinvolgimento di noi sindaci nelle scelte. La Regione Marche, a differenza dell’esecutivo precedente, ha ascoltato le nostre problematiche – commenta Ortenzi – Ora che è diventato Commissario, per noi è motivo di orgoglio perché conosce bene le nostre esigenze ed ha tutte le competenze per risolvere i problemi. Questi provvedimenti che ha illustrato oggi sono fondamentali e, a nome di tutti i sindaci del cratere, porgo i miei ringraziamenti».
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