«Al momento posso dire ben poco. Ci sono gli accertamenti in corso. Di certo c’è che Giovanni Petrini è indagato in stato di libertà, dunque al momento nessun fermo o arresto, nessun capo di imputazione».
A parlare è l’avvocato Giulio Cola, nominato difensore d’ufficio del marito di Giuseppina Traini, l’anziana uccisa sabato sera a Capodarco.
L’avvocato Cola non dice molto, anche perché molto da dire obiettivamente non c’è. Come lui stesso ricorda, siamo ancora nella fase delle indagini in corso, con la Squadra Mobile della Questura di Fermo che, coordinata dal sostituto procuratore Francesca Perlini, sta ancora lavorando per ricostruire quanto accaduto in quella casa di via Fontana, dove si è consumato il delitto, sabato sera.
«Stiamo parlando di una vicenda a dir poco drammatica, che investe un’intera famiglia» aggiunge Cola che ha incontrato Petrini la sera stessa, in ospedale (l’uomo, 87enne, è ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Murri di Fermo). «Sì, l’ho visto sabato sera. E’ in evidente stato di shock».
Gli inquirenti hanno raccolto tutti gli elementi utili alle indagini, a partire dal luogo del delitto. E ora stanno lavorando per acquisire ulteriori informazioni e testimonianze. Per quella di Petrini ci sarà da attendere un suo stato di salute più consono a rilasciare una qualsiasi dichiarazione. Nel frattempo in queste ore sarà disposto l’esame autoptico sul corpo della vittima, esame che farà luce sull’effettiva causa del decesso.
Giorgio Fedeli
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