Ecco il braccio robotico Artip Cruise donato da Fondazione Carifermo all’Ast: «Per un’offerta sempre migliore»

di Antonietta Vitali

«Un ringraziamento speciale alla Fondazione Carifermo perché ogni volta che la direzione sanitaria chiama, risponde sempre alle nostre esigenze» con queste parole il dottor Roberto Grinta, commissario Ast Fermo, ha aperto la conferenza stampa di presentazione del braccio robotico modello Artip Cruise avvenuta questa mattina presso gli uffici dell’Ast in via Zeppilli.
Il braccio robotico di altissima precisione va a completare l’unità chirurgica di otorinolaringoiatria diretta dal dottor Stefano Dallari ed è il completamento di una precedente donazione di un esoscopio 3D Vitom.

«L’intervento di cui ci occupiamo oggi – ha dichiarato il presidente di Fondazione Carifermo, l’ingegner Giorgio Girotti Pucci – è frutto di una collaborazione con l’Ast che si protrae da tempo. La Fondazione ha contribuito al miglioramento della situazione sanitaria con donazioni che, allo stato attuale delle cose, ammontano a circa il milione di euro. Sono donazioni a cui l’istituzione di cui sono presidente tiene molto, e che si è deciso di effettuare non solo al fine di migliorare l’offerta sul territorio dal punto di vista terapeutico, ma anche con quello di ridurre l’effetto migratorio che comporta notevoli disagi sia ai pazienti che ai familiari. Dotare le nostre strutture – ha continuato Girotti Pucci – di tecnologie all’avanguardia vuol dire essere più attrattivi per i pazienti e per il personale specialistico».

Ha definito «fondamentali le Fondazioni per le Ast territoriali» il dottor Giuseppe Ciarrocchi, subcommissario sanitario Ast «perché grazie alla loro generosità ci permettono di mantenere alti i nostri standard sanitari».

«Un’eccellenza tecnologica – le parole dell’ingegnere clinico Elisa Bitti – questo braccio robotico che segna un primato per l’Ast di Fermo in quanto è l’unica in tutte le Marche ad averlo in dotazione. Tutto questo è stato reso possibile da Fondazione Carifermo che ci supporta oramai da 10 anni nella nostra evoluzione tecnologica». «Si avvertiva la necessità – ha spiegato il dottor Stefano Dallari, direttore dell’Uoc di Otorinolaringoiatria – di una maggiore precisione di collocamento e di posizionamento durante gli interventi chirurgici. Il mio ringraziamento va, quindi, sia a Fondazione Carifermo che al dottor Grinta per la collaborazione e per aver compreso le nostre necessità».

Sono 278 gli interventi di otorinolaringoiatria eseguiti nel 2022 sui quasi 5.000 interventi complessivi registrati all’interno del blocco operatorio dell’Ospedale Murri di Fermo. Sono 43 gli operatori, tra infermieri e oss, che vi prestano la propria professionalità e che vengono coordinati dal dottor Claudio Carosi che, a proposito del suo team, ha detto: «Siamo un gruppo giovane la cui età media è 39 anni. Sono orgoglioso di appartenere a questa azienda e di coordinare un gruppo davvero motivato, e preparato. La formazione del personale di sala operatoria generale è fatta di un percorso lungo e complesso dove le specialità si interconnettono tra di loro».

«Una professione – ha riferito nel suo intervento il dottor Renato Rocchi, dirigente delle Professioni Sanitarie – quella dell’infermiere che arriva dopo un percorso di laurea fatto di tre anni più due e che per arrivare in sala operatoria deve superare ulteriori importanti periodi di formazione post universitaria. Siamo un team – ha concluso Rocchi – una squadra, la collaborazione per noi è un elemento saliente, importante, senza la collaborazione non possiamo andare da nessuna parte e nessuna delle professioni sanitarie può lavorare da sola senza sposare uno spirito di gruppo».