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Controllo della salute ossea con “EchoS”: semplice esame ecografico senza radiazioni ionizzanti (Video e Foto)

FERMO/PORTO SAN GIORGIO - Prevenire il deterioramento delle ossa, preservare la propria autonomia evitando patologie scheletriche come l’osteoporosi, è di vitale importanza. L’istituto Palmatea risponde ora a questa esigenza con “EchoS”, semplice esame ecografico senza l’utilizzo di radiazioni ionizzanti, basato sull’innovativa tecnologia R.e.m.s.
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L’osteoporosi è una patologia che interessa 200 milioni di donne nel mondo ed è stato calcolato che 1 donna su 3 e 1 uomo su 5, di età superiore ai 50 anni, subiranno una frattura osteoporotica nel corso della loro vita. Una patologia silenziosa che cagiona un aumento della fragilità dell’osso con un maggior rischio di fratture soprattutto per le vertebre ed il femore.

Il naturale deterioramento del tessuto osseo inizia già dai 35 anni. Vari fattori possono, però, influenzare un peggioramento: la menopausa, la gravidanza, l’insufficienza renale, le chemioterapie, il diabete, l’obesità, l’eccessiva magrezza per anoressia e i trattamenti a base di cortisone. È, pertanto, basilare controllare lo stato osseo. 

All’Istituto Palmatea di Marina Palmense è ora possibile valutare la densità ossea alle vertebre e al femore, senza l’utilizzo di radiazioni ionizzanti, mediante un semplice esame ecografico “EchoS” basato su una innovativa tecnologia R.E.M.S (Radiofrequency Echografic Multi Spectometry). Grazie ad un software avanzato, il “Fragility Score”, EchoS valuta anche la microarchitettura ossea e fornisce informazioni non solo quantitative ma anche qualitative sullo stato di salute dell’osso oltre alle probabilità di frattura a 5 anni.

«La Radiofrequency Echographic Multi Spectometry (R.E.M.S) è stata inserita nelle linee guida ministeriali inter-societarie pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per la diagnosi, la stratificazione del rischio e la continuità assistenziale delle fratture da fragilità ossea – spiega il dottor Michel Gerald Lalanne, direttore dell’Istituto Palmatea – Questo esame è raccomandato anche dalla Società Europea dell’Osteoporosi (WCO-IOF-ESCEO) essendo capace di determinare la gravità della malattia, di prevedere il rischio di fratture successive e di monitorare i cambiamenti ossei aiutando così il medico nella scelta del trattamento. Parliamo di tecnologie installate presso i centri di eccellenza a livello nazionale come l’ospedale Careggi di Firenze e Villa Maria Cecilia di Cotignola. E ora anche presso il nostro Istituto. Importanti personalità della comunità scientifica mondiale sulla diagnosi dell’osteoporosi e patologie ossee correlate hanno scelto EchoS e condividono la propria esperienza con la tecnologia R.E.M.S. La validazione clinica della tecnologia proprietaria è stata effettuata nei più importanti centri di riferimento per la diagnosi dell’osteoporosi di tutto il mondo (ospedale Careggi di Firenze, università di Liegi, università di Southampton). Siamo perciò orgogliosi – conclude il direttore di Palmatea – di poter mettere a servizio del territorio una tecnologia così evoluta e utile per la salute ossea dei nostri pazienti».

Per info e prenotazioni www.palmatea.it o chiamare lo 0734 53627.

(spazio promo-redazionale)


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