C’è il sangiorgese Alessandro Saba dietro la vittoria dell’Orso d’Oro a Berlino con la serie tv “The Good Mothers”

BERLINO/PORTO SAN GIORGIO - Il responsabile dei Contenuti Originali per The Walt Disney Company in Italia è uno degli executive producers della serie targata Disney+ premiata Festival del cinema di Berlino: «Mi piace pensare che sia un successo che nasce anche dalle mie esperienze e dalla mia formazione avuti a Porto San Giorgio»

Photo: Hanna Boussouar, gentilmente inoltrataci da Alessandro Saba (primo da destra)

C’è il tocco del sangiorgese Alessandro Saba dietro la storica vittoria del Berlinale Series Award al Festival del cinema di Berlino con The Good Mothers, di cui Saba, director original productions della The Walt Disney Company, è uno degli executive producers. 

La serie parla di un gruppo di donne nate in famiglie di ‘Ndrangheta o entrate nei clan come mogli, che ha avuto il coraggio di affrancarsi dall’ambiente criminale anche a prezzo della vita: a raccontare le loro storie il giornalista inglese Alex Perry nel suo bestseller che si intitola, appunto, The Good Mothers, e di cui la Disney+ ha tratto la nuova serie originale italiana premiata alla 73esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino (16-26 febbraio).

Alessandro Saba

Alessandro Saba, 47 anni, di Porto San Giorgio, eletto anche sangiorgese dell’anno nel 2017, è infatti il responsabile dei Contenuti Originali per The Walt Disney Company in Italia. In questo ruolo seleziona, sviluppa e realizza produzioni originali di ogni genere (Scripted, Unscripted, Factual), per tutti i brand (Disney, Star, National Geographic) e per tutte le piattaforme del Gruppo. In precedenza è stato per 4 anni vicepresidente di Fox Network Group, responsabile della Programmazione dei Canali, dell’area Research e delle Produzioni Originali.

Dal 2001 al 2016 ha lavorato nel Gruppo Mediaset, prima come responsabile dei programmi di Prime Time, poi come Head of Content di Italia1: intrattenimento, fiction, sit-com, web entertainment e branded content. Si è laureato a Bologna in Scienze della Comunicazione con Umberto Eco. Un curriculum che ne fa uno dei sangiorgesi più “eccellenti” degli ultimi anni. E lui è e si sente fortissimamente sangiorgese.

«E’ un orgoglio vincere il primo Berlinale Series Award al Festival del cinema di Berlino con The Good Mothers. In Italia sono stati realizzati molti film e molte serie Tv sulla mafia. Abbiamo cercato un nuovo angolo di racconto, una nuova prospettiva, il punto di vista delle donne che hanno sfidato la ‘Ndrangheta. Ringrazio i produttori della serie, House Production e Wildside, e mi piace pensare che sia un successo che nasce anche dalle mie esperienze e dalla mia formazione avuti a Porto San Giorgio. The Good Mothers racconta la criminalità organizzata, ma non specula sul fascino del male, anzi lo condanna e racconta il coraggio e la forza di donne che hanno lottato contro la loro famiglie criminali per migliorare la loro condizione e la vita dei propri figli e dimostrare che legalità e giustizia sono la scelta giusta. E’ una storia positiva, messa in scena magistralmente dai registi Julian Jarrold (The Crown, Becoming Jane) e Elisa Amoruso (Maledetta Primavera, Unposted: Chiara Ferragni) e interpretata da un cast stellare: Gaia Girace, Valentina Belle’, Barbara Chicchiarelli, Simona Distefano e Micaela Ramazzotti. The Good Mothers è basata su una storia vera, che parte dall’omicidio di Lea Garofalo e che dimostra che per raccontare la forza e il coraggio delle donne non servono enfasi e retorica, è sufficiente raccontare la semplice verità» dice Alessandro Saba, director original production in The Walt Disney Company.

Questa la motivazione della giuria di Berlinale Series:

“The Good Mothers ci ha catturato con i suoi personaggi sfaccettati ai quali, trattati con cura, viene permesso di evolversi davanti ai nostri occhi. Eravamo commossi, ansiosi e, a tratti, senza fiato.

I creatori della serie sono stati meticolosi nel ricreare un mondo autentico e dettagliato, presentato da un cast stellare, con performance che hanno fatto battere forte i nostri cuori.

La splendida cinematografia, la scenografia e le location contribuiscono all’atmosfera ultra realistica del prodotto, il che è giusto, considerando che è basato su eventi reali e su personaggi della vita reale: donne coraggiose che hanno resistito a decenni di oppressione e misoginia e hanno contribuito a far cadere la mafia calabrese”.

«Un grazie speciale va a Kaethy e Leonardo, ai miei genitori Silvio ed Elsy, e a tutti gli amici di Porto San Giorgio» conclude Alessandro Saba.

Photo: Hanna Boussouar, gentilmente inoltrataci da Alessandro Saba


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