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La Regione scommette sulla cultura: 16 milioni per fare delle Marche una location di film e serie tv

PRESENTATO oggi il nuovo Consiglio d'Amministrazione di "Fondazione Marche Cultura": Andrea Agostini (presidente), Francesca Filauri e Maurizio Di Stefano. Annunciata la disponibilità di fondi per i prossimi cinque anni dedicati al cine-turismo. Il governatore Acquaroli: «Vogliamo veicolare un’immagine nuova e rilanciare il cratere»

La presentazione del nuovo CdA di Fondazione Marche Cultura

«Vogliamo riuscire, attraverso la cultura, a veicolare un’immagine nuova, riflesso della realtà dinamica che contraddistingue il nostro territorio, valorizzando il ricchissimo patrimonio diffuso che ha le potenzialità di fare da volano all’economia e ad altri settori. Missione nella missione a cui teniamo tantissimo: rilanciare il territorio del cratere, ancora lacerato ma pieno di bellezze straordinarie da rendere vitali e visibili».

 

Con queste parole oggi il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha presentato il nuovo Consiglio d’Amministrazione della “Fondazione Marche Cultura”. Il nuovo presidente è Andrea Agostini, ne fanno parte come consiglieri Francesca Filauri e Maurizio Di Stefano. La Regione quindi intende puntare forte sulla cultura e ha annunciato una prima disponibilità di 16 milioni di euro provenienti dalla programmazione Ue per il cine-turismo, spalmati in cinque anni, per fare conoscere le Marche come location di film, fiction e serie tv, sulla scia di altre regioni quali Puglia e Veneto.

 

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Francesca Filauri, Andrea Agostini, Maurizio Di Stefano

«Un grazie sentito a Marche Cultura – ha proseguito il presidente Acquaroli – per l’impegno e la passione che ha già dimostrato di mettere in iniziative concrete per valorizzare un territorio, piccolo e a volte frammentato da sentimenti campanilistici ma che noi vogliamo riportare alla consapevolezza della ricchezza delle tante bellezze che gli appartengono e quindi ad un orgoglio collettivo. Promuovere queste bellezze significa uscire da quel troppo frequente senso di sorpresa che caratterizza le Marche. Vogliamo attrarre flussi con proposte nuove e il turismo è il petrolio della cultura.  Le aspettative per questo su Marche Cultura sono alte – ha concluso – ma confidiamo davvero che queste sfide si possano vincere insieme.  Le premesse ci sono tutte».

 

Motivo di orgoglio inoltre la creazione di una piattaforma per la prima volta dedicata specificamente alla Marche Film Commission un prezioso strumento messo a disposizione delle produzioni e degli operatori del comparto audiovisivo, attraverso tre database, in costante aggiornamento: la Production Guide, la Location Guide e la Film Guide.  Le case di Produzione interessate a girare nelle Marche potranno contare quindi su questa articolata banca dati per le loro necessità, dalla ricerca di location per i film e le opere audiovisive in generale, alla selezione di maestranze, attori, imprese e fornitori marchigiani.

 

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Andrea Agostini

Entrambe le nuove piattaforme puntano a fornire uno spazio per far conoscere la Fondazione a livello nazionale e ad essere un luogo di incontro e approfondimento anche per enti e operatori marchigiani della Cultura e del Turismo, che rappresentano i diretti interlocutori della Fondazione sul territorio.

 

«Essere qui oggi a presentare il lavoro e gli obiettivi della Fondazione – ha affermato Andrea Agostini – è la convalida delle direttrici che ci guidano: passione, serietà, impegno e dignità professionale. Vogliamo essere un soggetto operativo qualificato – le competenze, la motivazione e l’impegno di tutti i membri del CdA ma anche di tutti i collaboratori ne sono riprova – a mettere in pratica le linee strategiche proposte dalla Regione Marche. Siamo impegnati a coinvolgere con i nostri servizi, la gestione delle risorse, la formazione degli operatori,  i territori in un progetto comune che metta a sistema i diversi settori e, appunto, i territori, dai più piccoli e meno visibili ai più grandi. Per renderli competitivi con altre regioni e arrivare a produrre eventi internazionali che mettano un faro sulle Marche».


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