«Pronto soccorso, dei 46 posti da dirigente medico messi a concorso dalla Regione Marche solo 2 sono destinati a Fermo. Una distribuzione iniqua e fortemente discriminatoria nei confronti del nostro territorio. La giunta regionale continua a penalizzare la sanità fermana». E’ il duro attacco del consigliere regionale Pd, Fabrizio Cesetti, che torna a “battere” sul nodo sanità.
«Ancora una volta la giunta Acquaroli dimentica la sanità fermana. L’ultimo schiaffo, l’ennesimo subìto in questi due anni e mezzo di governo del centrodestra, riguarda il concorso pubblico per la copertura a tempo pieno e indeterminato di 46 posti di dirigente medico per i pronto soccorso marchigiani. Di questi 46, infatti, solo 2 verranno destinati all’Azienda Sanitaria Territoriale di Fermo. Si tratta di una distribuzione iniqua e fortemente discriminatoria, ma soprattutto illogica, se consideriamo che Fermo è l’unico territorio nelle Marche a vantare con l’ospedale “Murri” una struttura specialistica con caratteristiche di I livello e un solo pronto soccorso chiamato a rispondere alle esigenze di tutta la popolazione provinciale».
A sostenerlo, dicevamo, è il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti, che sulla questione ha depositato una richiesta al presidente della giunta regionale Francesco Acquaroli e all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. A fronte dei 2 posti assegnati all’Azienda sanitaria territoriale di Fermo, il concorso ne prevede complessivamente 13 per Pesaro, 12 per Ancona, 14 per Macerata e 5 per Ascoli.
«Ciò che tuttavia è ancor più grave – spiega il consigliere dem – è che con questo concorso la giunta regionale fa carta straccia della risoluzione approvata all’unanimità dal consiglio regionale lo scorso gennaio, che, recependo i contenuti di una mia mozione, impegnava la giunta ad adottare tutti i provvedimenti necessari per risolvere il problema della carenza del personale sanitario nell’area del Fermano; a garantire presso il “Murri” tutte le prestazioni e le cure, programmate e di urgenza; ad attivarsi in ogni sede istituzionale perché fossero posti in essere interventi straordinari e assunti i necessari provvedimenti legislativi al fine di colmare le carenze nei settori nevralgici, in particolare nei pronto soccorso e nella medicina territoriale».
«Ora – conclude Cesetti – vorrei capire se Acquaroli e Saltamartini credono che i deliberati del consiglio regionale possano essere ignorati e se c’è un disegno politico per penalizzare la sanità fermana a vantaggio dei territori limitrofi, come in effetti sembrerebbe indicare la distribuzione dei posti banditi dal concorso. Spero che questa mia richiesta spinga la giunta regionale ad adottare i necessari provvedimenti volti a incrementare il numero di posti di medici dell’emergenza-urgenza per l’Azienda sanitaria territoriale di Fermo e dare finalmente una risposta concreta alla grave carenza di personale sanitario che è alla base dei pesanti disagi patiti dai cittadini del nostro territorio».
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