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A14, stop ai cantieri a Pasqua e in estate. Terza corsia? Servirebbero quasi 10 anni

A14 - Tra cantieri infiniti, salti di carreggiata, incidenti, lunghe code, i lavori in corso sull'A14, nel tratto sud delle Marche, potrebbero concludersi nel primo semestre nel 2024. Si tratta di interventi strutturali che interessano le gallerie. Intanto la Regione spinge per la terza corsia. I tempi? Se l'opera passa, sono stimati in 7-10 anni secondo Luca Fontana, direttore centrale ingegnerie e realizzazioni di Autostrade per l’Italia

di Sandro Renzi

Bisognerà attendere il 2024 per vedere Aspi chiudere i cantieri lungo il tratto autostradale che collega il casello di Fermo-Porto San Giorgio a quello di San Benedetto del Tronto. Entro il primo semestre del prossimo anno, infatti, si concluderanno gli interventi strutturali in corso da oltre due anni sulle gallerie. Lavori di messa in sicurezza dell’infrastruttura viaria, che ha ricevuto una spinta considerevole da parte dei vertici della Società Autostrade in forza dei controlli che sono stati attivati dopo i fatti del ponte Morandi. Entro il 2023, ed è questa la buona notizia emersa durante l’audizione di Autostrade per l’Italia in Commissione Ambiente alla Camera, verranno ultimati i lavori della “canna nord” come viene tecnicamente definita. Per i successivi cantieri, aveva annunciato il vicepresidente della commissione Ambiente della Camera, coordinatore regionale FI, Francesco Battistoni, occorrerà attendere per l’appunto il 2024.

Nel frattempo camionisti ed automobilisti che quasi giornalmente, per motivi di lavori, attraversano quei 25 km di A14 che separano il Fermano dall’Ascolano, incrociano le dita e si mettono in coda, ormai rassegnati da un disagio che li vede affrontare cambi di corsia, restringimenti, carreggiate chiuse, rallentamenti, cantieri, incidenti. Lavori senz’altro indispensabili per garantire la sicurezza in un tratto contraddistinto da diverse gallerie che necessitavano di manutenzione straordinaria non più rinviabile. Ai microfoni di Radio 24 Luca Fontana, direttore centrale ingegnerie e realizzazioni di Autostrade per l’Italia, ha spiegato che i lavori in corso nelle gallerie sono sostanzialmente di due tipi. Si tratta di un ammodernamento strutturale e di tipo impiantistico. A questi si affiancano gli interventi sulla barriere di sicurezza che includono pure l’installazione di quelle antirumore. Una volta completati si restituirà alle gallerie oggetto di intervento una “vita utile” di altri 20 anni. La Regione Marche, intanto, si è mossa per pretendere ulteriori azioni finalizzate a ridurre al minimo i rischi quando si transita sul quel tratto. In particolare si è chiesto ed ottenuto di ridurre l’impatto dei cantieri sulla viabilità e il potenziamento della segnaletica. Azioni che devono fare il paio con la responsabilità di chi guida, invitato a moderare la velocità proprio in prossimità dei cantieri.

Nello specifico non saranno previsti più i salti di carreggiata, eventualmente solo nelle fascia notturna, e si intensificheranno i lavori di notte. Cantieri sospesi anche nei giorni festivi e nel periodo estivo di massimo afflusso viario. Il primo stop già a Pasqua. Insomma cantieri più leggeri per restituire sicurezza in realtà ad un tratto di 50 km se si includono i lavori in corso o effettuati da Civitanova Marche. Di questi si è anche discusso a Roma in occasione del primo incontro del Tavolo tecnico di coordinamento tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i rappresentanti delle Regioni Marche e Abruzzo, Anas ed Autostrade per l’Italia S.p.A. per affrontare le problematiche riguardanti la mobilità stradale e autostradale dell’A14.

«L’istituzione di un coordinamento permanente era stato deciso nella riunione tenutasi al Mit e presieduta dal ministro Salvini, per superare i ricorrenti disagi sulle tratte delle due regioni, anche in considerazione della elevata concentrazione di ponti, viadotti, gallerie. Nella stessa sede era stata decisa l’istituzione di un ulteriore tavolo incaricato di valutare come assicurare la riduzione dei rischi derivanti dai molti cantieri» si legge nella nota del Mit. E’ stato deciso per l’appunto di sospendere i cantieri nei periodi estivi e nei giorni festivi, la preferenza per i cantieri notturni, l’accorpamento delle lavorazioni in un unico cantiere per minimizzare i tempi di occupazione del sedime stradale ed il potenziamento della segnaletica oltre a maggiori controlli.

Interventi che non sciolgono il nodo della terza corsia per la quale l’esecutivo regionale si sta battendo dopo aver puntato l’indice contro chi nel 2007 si oppose all’ampliamento dell’A14 fino a Pedaso. L’assessore regionale alle infrastrutture, Francesco Baldelli, ha messo tra le priorità della Regione proprio l’ampliamento del tratto autostradale fino all’Abruzzo, una terza corsia che coniughi sicurezza e sostenibilità ambientale. Strumento sempre più indispensabile non solo per chi fa turismo, ed il sud delle Marche rischia di restare fuori, ma anche per chi in questo distretto economico, che comprende Fermano e Maceratese, produce ed esporta. Se si sta dunque accelerando sulla terza corsia non si pensi che i tempi siano poi così brevi. Lo stesso Fontana, sempre ai microfoni di Maria Piera Ceci su Radio 24, conferma che esistono studi di fattibilità preliminare sia per la tratta tra Porto Sant’Elpidio e Pedaso che tra quest’ultima e San Benedetto del Tronto. I tempi? «Stimerei tra i 7 ed i 10 anni» prevede Fontana.


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