«Le Marche sono la regione più performante d’Italia, le esportazioni segnano +82% rispetto al 2021, per un valore assoluto vicino ai 23 miliardi». Inizia così l’analisi sull’export 2022 del presidente di Camera Marche e Vice Presidente di Unioncamere Gino Sabatini.
«Sul risultato eccezionale incide indubbiamente, come da qualche tempo a questa parte, il settore farmaceutico localizzato in particolare nel Piceno, ma tutti i comparti hanno performance buone, se non ottime e collocano la crescita regionale(+22%) due punti percentuali sopra quella italiana, anche scorporato il dato legato all’industria dei prodotti farmaceutici – aggiunge il presidente – I dati ci incoraggiano, questo risultato è una buona notizia che ci fa affrontare i prossimi mesi con più fiducia, pur sapendo che la situazione resta fluida e potranno esserci difficoltà e stalli. Intendiamo attrezzare i nostri imprenditori con ulteriori voucher internazionalizzazione, ad integrare le misure già previste insieme all’assessore regionale di Andrea Antonini e presentate a inizio anno. Con gli adeguati propulsori, le nostre imprese possono davvero volare verso tutti i mercati: questo sarà l’anno in cui si potrà tornare a fare affari per il mondo»
«Per questo sarà ancora più importante la coesione istituzionale che ci vede come Camera accanto a Regione Marche, Università e Associazioni di Categoria. E’ importante poter contare su Atim e Svem, guidate rispettivamente da Marco Bruschini e Andrea Santori, per la messa a punto di strategie che rafforzino le nostre imprese nelle sfide internazionali: è necessario, ad esempio, prevedere un percorso formativo per export manager, per cui sarà fondamentale il coinvolgimento del sistema accademico».
«Ci sono settori in cui le Marche sono particolarmente forti e sono quelli – conclude il presidente – per cui la nostra manifattura è da sempre riconosciuta come eccellenza: il mobile, la meccanica, la nautica, che non hanno mai ceduto neppure nei momenti più duri della piena pandemia. La moda e le calzature che in queste ore si fanno valere all’Obuv di Mosca; l’agroalimentare che è perno dell’accoglienza turistica (l’ultima rilevazione Isnart indica l’enogastronomia locale tra i principali fattori attrattivi per turisti italiani e stranieri). Non a caso questi sono gli ambiti produttivi dove abbiamo concentrato l’azione delle nostre Aziende Speciali Tecne, Linea e Linfa, presiedute da Moreno Bordoni, Francesca Orlandi e Simone Mariani, che a giugno porteranno le imprese del comparto nella preziosa vetrina della Convention delle Camere Italiane all’estero a Colli del Tronto; soprattutto, insieme a noi e a tutta la filiera istituzionale, faciliteranno gli incontri di business tra gli imprenditori marchigiani e i delegati delle Camere di Commercio di tutto il mondo. Un super incoming, un’occasione che, questi dati ce lo ricordano con forza, non si deve perdere».
Esportazioni delle Marche anno 2022
Valore : 22.939,1 milioni di euro
Crescita rispetto 2021 (2021 definitivo): +82%
Al netto di articoli farmaceutici chimico medicinali botanici: +22,7%
Settori che hanno dato il maggior contributo alla crescita tendenziale:
Tutte le pseudo-sottosezioni hanno segno positivo.
Il settore agroalimentare esportato per un valore di 555,4 mln di euro, in crescita del 20% su base annua
La meccanica (macchinari e apparecchi nca) ha esportato per 2.424,5 mln di euro (+4,3%)
Le esportazioni di mobili sono state pari a 634,9 milioni di euro in crescita del +6,3%
Dettaglio Singoli prodotti
Maggiori contributi alla variazione tendenziale regionale:
Province marchigiane
Tutte le province marchigiane hanno segno positivo: Ascoli Piceno, con oltre 4 volte il valore del 2021, seguono in ordine decrescente di variazione percentuale rispetto al 2021 Fermo (+33,1%), Ancona (+27,2%), Macerata +21,7%, Pesaro-Urbino +15,4%.
Principali destinazioni di esportazioni manifatturiere (98,5% del totale export) delle Marche nel 2022
Con riferimento alla Russia si osserva una consistente diminuzione rispetto al 2021 che ferma che le esportazioni marchigiane verso tale Paese a 247,9 mln euro (-18,8%).
Le esportazioni di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici hanno influito in particolare molto sul valore complessivo di Belgio (ne sono state il 93,7%), Regno unito (72,8%), ma anche Germania (41,3%). Hanno inoltre determinato la scalata nelle prime dieci posizioni di Corea del Sud (81,8%), Taiwan (92,8%) oltre ad aver contribuito notevolmente al valore delle Cina (49,5%)
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