Progetti e investimenti per il presidio ospedaliero di Montegiorgio: raddoppiano i posti letto, aumenta l’assistenza domiciliare

CONFERENZA stampa questa mattina indetta dall'Ast guidata da Roberto Grinta per illustrare le novità in arrivo per la struttura sanitaria. «Attività ambulatoriale potenziata in modo considerevole nel 2022, molte più prestazioni rispetto al 2021. E l'anno in corso è su questo trend». Intanto verrà introdotto il modello dell'infermiere di comunità e verrà esteso il servizio di h12 per coprire anche la fascia pomeridiana

21 Marzo 2023 - Ore 13:18

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di Alessandro Luzi

Progetti e investimenti per il presidio ospedaliero di Montegiorgio. Si è tenuta questa mattina, alla presenza del commissario Ast di Fermo, Roberto Grinta, e del sindaco di Montegiorgio, Michele Ortenzi, la conferenza stampa di presentazione dei progetti e degli investimenti che riguardano proprio la struttura sanitaria cittadina.

Hanno partecipato anche il dirigente dell’Uoc Patrimonio-Attività tecniche Alberto Franca, e la referente per l’ingegneria clinica Ast Fermo Elisa Bitti.

E ad entrare nel dettaglio del futuro imminente del presidio ospedaliero montegiorgese è stato proprio il commissario Grinta: «Stiamo visitando i territori per capire le loro esigenze, il lavoro che è stato fatto sui potenziamenti specifici e, ovviamente, anche per raccogliere i feedback. A Montegranaro da ieri (come annunciato anche dal sindaco Endrio Ubaldi) abbiamo riaperto il centro Alzheimer e stiamo ovviamente organizzando un momento celebrativo di questa riapertura. Per ciò che concerne Montegiorgio abbiamo tutta una serie di attività collegate, a partire dalla riqualificazione della struttura sanitaria sulla base dei finanziamenti legati al sisma. Abbiamo anche intenzione di raddoppiare i posti letto, 20 in più per arrivare a un totale di 40. Relativamente all’attività ambulatoriale, nel 2022 questa è stata potenziata in modo considerevole. Durante lo scorso anno, e questo lo dicono i dati, abbiamo elargito molte più prestazioni rispetto al 2021. L’anno in corso è su questa linea».

Oltre alle prestazioni, salite di 26.330, è aumentata dell’89% l’attività di Cardiologia, dell’80% quella di Oculistica e del 50% quelle di Ostetricia e Ginecologia. A seguire l’Urologia e la diagnostica per immagine rispettivamente con un incremento del 34% e del 22%. Intanto per il presidio di Montegiorgio sul tavolo c’è anche il potenziamento dell’assistenza domiciliare. Questo con l’obiettivo di diminuire la pressione sul Pronto Soccorso di Fermo, troppo spesso finito nell’occhio del ciclone. Ad annunciarlo Renato Rocchi, direttore Professioni Sanitarie dell’Ast Fermo: «In questo senso verrà introdotto l’infermiere di comunità, un nuovo modello di presa in carico delle fragilità dei pazienti. L’implementazione delle attività di assistenza domiciliare è in fase avanzata, al pari di altri territori. Nelle prossime settimane verrà esteso il servizio di h12 anche a Montegiorgio, con orari dalle 7 alle 13 per quanto riguarda il mattino, mentre nel pomeriggio verrà prolungato fino alle 19». Quindi, di fatto, le linee programmatiche si snodano in due direzioni: verso l’incremento dei servizi domiciliari e l’istituzione sperimentale del modello dell’infermiere di comunità. Del resto, per sgravare il Murri da un carico eccessivo di utenza, occorre implementare la rete ospedaliera fermana, in particolare Montegranaro, Montegiorgio, Sant’Elpidio a Mare, Porto San Giorgio e Amandola.

«Avevo chiesto a che punto fossero i lavori per l’efficientamento della struttura e le sue prospettive future – l’intervento di Ortenzi – Sono dell’idea che non possiamo avere solo contenitori ma sono fondamentali anche i contenuti. Una volta effettuati gli interventi avevo chiesto garanzie proprio sui contenuti. Ebbene, devo dire che c’è stato un cambio radicale sulla sanità, in questi anni. Avremo un ospedale di primo livello a Campiglione ma è altrettanto importante avere servizi complementari sul territorio per dare le giuste e adeguate risposte ai cittadini. E il nostro ospedale di Montegiorgio sarà sempre più un importante punto di riferimento per la comunità. In quest’ottica stiamo lavorando per introdurre anche il servizio di medicina di base. Con gli interventi strutturali si verranno a creare degli spazi importanti quindi anche le condizioni per compiere questo salto di qualità».

Alberto Franca ha fatto il punto sui lavori in corso: «Il finanziamento è arrivato nel 2021, tuttavia le opere di ristrutturazione non sono iniziate subito perché abbiamo dato la priorità alla bonifica dell’amianto. Tali procedure sono state completate ed il 7 novembre 2022 sono iniziati l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico della struttura. La fine è prevista a 270 giorni dall’apertura dei cantieri». Intanto il presidio ospedaliero lo scorso anno è stato fornito di nuovi strumenti sempre più all’avanguardia. «È stato acquistato un nuovo ortopantomografo, un teleradiografo – ha affermato Elisa Bitti – sono mezzi fondamentali per completare l’offerta sulla diagnostica. Intanto è stato sostituito il vecchio cardiografo, ormai obsoleto, e stiamo cercando di potenziare le prestazioni dell’Urologia. Un occhio di riguardo verrà riservato alla telemedicina. Infatti ci stiamo adoperando proprio per intercettare finanziamenti volti all’acquisto di tecnologie legate a questo settore».

«Adeguamento tecnologico e potenziamento del personale sono i due obiettivi del presidio di Montegiorgio – ha sottolineato Diego Illuminati, direttore del distretto – gestire la cronicità significa rivolgersi alla parte più fragile della popolazione. In questo senso è importante introdurre anche la medicina di base». A conclusione è arrivata un’altra buona notizia da Manfredi Atabiano, ex coordinatore infermieristico e responsabile del presidio: «A breve arriveranno due specialisti, tra cui un dermatologo. Ci sarà anche un ampliamento dell’attività cardiologica. Incrementare i servizi territoriali significa anche poter gestire meglio il Pronto soccorso».