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Contesa del Secchio, l’Ente commissaria la San Giovanni: «Modifiche allo statuto non autorizzate»

S.ELPIDIO A MARE - La contrada dell'aquila ha eletto comunque i vertici sabato scorso, nonostante il commissariamento avvenuto il 27 febbraio a causa di modifiche statutarie sul tesseramento non avallate. La presidente dell'Ente Alessandra Gramigna: «Quelle elezioni sono nulle. Confidiamo in una risoluzione bonaria»

di Matteo Malaspina

Modifiche allo statuto non autorizzate, commissariamento, ricorsi in tribunale ed elezioni nulle: a Sant’Elpidio a Mare è scoppiato il caso della San Giovanni, una delle quattro contrade storiche che prendono parte alla manifestazione più antica delle Marche, la Contesa del Secchio.

Andiamo con ordine. Nel mese di febbraio 2023 è stata convocata un’assemblea di contrada per elezione dei vertici in scadenza. Durante lo svolgimento, è stato preso atto che c’erano state delle modifiche statutarie non autorizzate nello Statuto della contrada. Modifiche che riguarderebbero la metodologia di tesseramento, cosa che avrebbe creato una spaccatura interna all’interno della contrada dell’aquila. 

«Quel giorno è stato messo a verbale che quell’assemblea era, di fatto, nulla, perché le modifiche non erano stato avallate, come è espressamente previsto nello Statuto dei Soci Promotori, un documento che tutte le contrade hanno sottoscritto» fa chiarezza la presidente dell’Ente Contesa, Alessandra Gramigna.

Alessandra Gramigna

L’assemblea elettiva viene così riconvocata per il giorno 25 marzo ma, nel frattempo, non si è provveduto a riportare lo statuto alle condizioni originarie del 2016 e, a quel punto, l’Ente Contesa, come previsto anche dallo statuto della contrada San Giovanni, ha emesso l’atto di commissariamento e il consiglio di presidenza ha nominato il commissario nella persona della stessa Alessandra Gramigna.

«Il presidente facente funzione Maide Bracciotti ha fatto ricorso al tribunale all’atto di commissariamento e il giudice non ha però dato la sospensiva e ha confermato il fatto che, fino alla prima udienza, permane il commissario – spiega Gramigna -. Sabato scorso il presidente della San Giovanni, arbitrariamente, ha deciso che il commissario non ha poteri sostitutivi e ha comunque provveduto all’elezione e io ho fatto mettere a verbale che quell’elezione è nulla».

Dunque, nonostante il commissario ha dichiarato nulla l’assemblea, la contrada ha deciso di andare avanti per la propria strada e ha eletto i propri vertici con tanto di nuovo presidente (Lucia Appolloni), nuovo priore (Renzo Recchioni) e altre figure.

«Confidiamo che si riesca a chiudere in maniera bonaria questa storia che, se non fosse tragica, sarebbe comica – chiude Gramigna -. Altrimenti saremo costretti a proseguire giudiziariamente e le cose faranno il loro corso».


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