Anziano colto da infarto ad Amandola, Treggiari scrive a Saltamartini: «Stanchi dell’isolamento sanitario»
AMANDOLA - Ieri un anziano è stato colto da un arresto cardiaco. Soccorso da un medico e defibrillato, poi raggiunto dalla Croce Rossa di Comunanza. L'ex sindaco scrive all'assessore regionale: «Rabbia e sconforto che andiamo esternando, inascoltati, da quando siamo stati privati, non solamente a causa del sisma, del nostro Ospedale»
Riceviamo e pubblichiamo la lettera che l’ex sindaco di Amandola, Riccardo Treggiari, ha inviato all’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini.
«Caro Assessore, mi rivolgo direttamente a te che, da ex Sindaco di Cingoli, il cui territorio presenta, quanto ad isolamento territoriale, molte affinità con Amandola, puoi comprendere rabbia e sconforto che andiamo esternando, inascoltati, da quando siamo stati privati, non solamente a causa del sisma, del nostro Ospedale. Lamentiamo da sempre, avvisando le Autorità preposte, il rischio che qui in montagna si corre, quotidianamente, in presenza di incidenti ed infortuni che richiedono un intervento in emergenza, la cui mancanza indirizza inevitabilmente al Creatore. Vengo ai fatti. Ieri, in Amandola, si è verificato l’ennesimo spiacevole caso, finito nel migliore dei modi, solamente per fortunata casualità. Evidenzio genericamente le testimonianze raccolte, perché oggetto di interesse non è la vittima, ma la precarietà di organizzazione gestionale nell’ affrontare l’emergenza.
In pieno giorno, in Piazza Risorgimento, un pensionato viene colto da infarto e cade a terra in prossimità della Porta San Giacomo, sulla sede stradale. I presenti, in un clima di prevedibile concitazione, bloccano il traffico, evitando guai peggiori, e si rivolgono telefonicamente alla postazione sanitaria di soccorso che, con ogni probabilità, è impegnata altrove causa servizio. Caso ha voluto che nella Piazza fosse presente un medico di passaggio e che fosse disponibile nei paraggi un defibrillatore. Nell’impossibilità di intervenire da parte della postazione sanitaria contattata, il sito è stato raggiunto dall’ambulanza, non medicalizzata, della Croce Rossa di Comunanza. Tutto è bene quel che finisce bene, ma credo che la nostra pazienza sia giunta alla soglia limite del punto di non ritorno e la popolazione dei Sibillini è stanca di giocare a Risiko. Attendo, caro Assessore, un tuo efficace intervento, senza dover aspettare il morto di turno».