«Ast Fermo tra carenze e ritardi. Grinta, Saltamartini e sindaci il 3 aprile non possono mancare»
IL SEGRETARIO regionale della Cisl Fp, Giuseppe Donati: «Alla conferenza dei sindaci ci conteremo e anche le assenze saranno un dato politico perché è ora di finirla di fare il gioco dell'avere il piccolo contentino e perdere contemporaneamente di vista l'obiettivo principale e fondamentale che è quello di garantire un servizio sanitario pubblico a tutti»
«La Cisl Fp ritiene l’appuntamento della conferenza dei sindaci del 3 aprile, fortemente voluta dalla Rsu della Ast di Fermo, un appuntamento strategico divenuto tale ancor di più perché, pur essendo arrivato aprile, tardano ad arrivare le nomine dei direttori generali e con esse l’attribuzione completa delle risorse economiche per finanziare personale e servizi in base al piano aziendale che lo stesso direttore dovrà redigere. Il Fermano non può permettersi di perdere altro tempo». Il segretario regionale della Cisl Fp, Giuseppe Donati, torna a puntare l’indice contro la gestione della sanità. E questa volta lo fa calendario alla mano.
«La presenza dei sindaci a questo appuntamento – scrive Donati in una nota stampa – non può mancare al di là degli schieramenti e dei colori politici perché il diritto alla salute dei cittadini della provincia di Fermo va tutelato al di là delle idee politiche. La conferenza dei sindaci potrà essere un momento importante di confronto dove fare proposte insieme alle parti sociali, in primis alla Cisl, che sempre si è battuta per un equità a livello regionale del diritto alla salute. Andranno condivise richieste e proposte che potranno e dovranno essere sottoposte all’attenzione del Servizio Salute e dell’Assessorato alla Sanità della regione Marche. Sembrerebbe che il Commissario della Ast Fermo abbia deciso di non essere presente. Sarebbe un errore ma soprattutto un segnale non proprio positivo nei confronti del personale sanitario e dei cittadini del Fermano. L’auspicio invece è che ci sia, come pure l’assessore Saltamartini. È incontrovertibile che il sud delle Marche e Fermo in particolare, siano state penalizzate in termini di risorse, stanziamenti, servizi e personale. Il momento attuale è strategico per invertire o tentare di invertire la rotta altrimenti il destino della sanità pubblica del territorio è segnato. Le attuali risorse economiche e di personale sono incompatibili con il mantenimento di standard qualitativi, assistenziali e di accesso ai servizi sanitari, dignitosi. Il Fermano attualmente non ha la medesima dignità di altri territori delle Marche. L’avvicinarsi del periodo estivo quindi della programmazione delle ferie, metterà nuovamente a durissima prova l’organizzazione sanitaria proprio per la scarsità delle risorse di personale medico, infermieristico, Oss, tecnico sanitario e della prevenzione. Per poter garantire un piano ferie accettabile bisogna reperire con urgenza almeno 20 nuovi infermieri e 10 Oss oltre a rinnovare tutti i contratti a tempo determinato in scadenza il 30 aprile. Per fare ciò anche se in gravissimo ritardo, bisogna almeno avviare selezioni a tempo determinato per le figure per cui non ci sono graduatoria disponibili come infermieri, tecnici della prevenzione ed assistenti amministrativi.
Le lunghe liste di attesa e agende chiuse, che indignano i cittadini al momento della prenotazione, sono figlie anche di una carenza cronica di professionisti e specialisti. L’assessore alla Sanità deve capire che la tecnologia è di fondamentale importanza nella medicina moderna ma mai quanto il valore della risorsa umana. In questi mesi abbiamo visto tante inaugurazioni ma se andassimo a guardare i dati delle prestazioni effettuate dai servizi inaugurati, ad esempio la Tac cuore o i nuovi letti di semi intensiva, constateremmo – continua Donati – il netto sottoutilizzo di tutto ciò proprio a causa della carenza di personale. Ecco perché è strategica la conferenza dei sindaci del 3 aprile e perché sarebbe fondamentale che i sindaci fossero presenti; non per un attacco a chicchessia ma per una messa a punto di una strategia comune che ci vedrà impegnati in queste settimane per fare pressioni legittime sulla Regione affinché le risorse che verranno stanziate per l’Ast di Fermo con budget ma soprattutto la nuova pianificazione della dotazione organica, siano corrispondenti alle effettive necessità dei servizi da erogare ai cittadini che altrimenti in migliaia si rivolgono fuori Ast e anche fuori Regione. Il 3 aprile ci conteremo e anche le assenze saranno un dato politico perché è ora di finirla di fare il gioco dell’avere il piccolo contentino e perdere contemporaneamente di vista l’obiettivo principale e fondamentale che è quello di garantire un servizio sanitario pubblico a tutti i cittadini della provincia di Fermo che garantisca il diritto alla salute anche a chi non può permettersi di pagarsi il privato».