«Il Pd locale più che ergersi a difesa dei suoi rappresentanti si è ritagliato, da tempo, il ruolo di vittima e parliamo del Pd istituzionale, quello di governo per intendersi. Limitando il perimetro temporale all’amministrazione Franchellucci, sono 10 anni che sempre il Pd fa e disfa a suo piacimento, lasciando dietro di sé strascichi che sono sotto gli occhi di tutti. L’altro ieri, pur di difendere le proprie posizioni, si è proclamato paladino del bene comune nonostante gli elpidiensi lo abbiano visto, in due lustri, operare scelte non sempre pluraliste, per usare un eufemismo, che hanno comportato, tra le altre cose, il tracollo del valore degli immobili di Porto Sant’Elpidio, i quali, rispetto al 2013, oggi valgono un 26,6% in meno». Non ci va per il sottile Laboratorio Civico nel replicare ai dem che hanno gridato allo scandalo per le esternazioni del capogruppo Lc, Pierpaolo Lattanzi, rivolte alla capogruppo Pd, Annalinda Pasquali. Parole che hanno animato l’ultima assise e che, come prevedibile, hanno generato anche degli strascichi al vetriolo.
«L’unico episodio cui è stata data risonanza, come se il 28 marzo scorso non si sia dibattuto d’altro, è una ghiotta occasione, colta al balzo dal Pd, per offuscare quanto di davvero importante e dannoso per la comunità la maggioranza si è presa la briga di votare nella seduta del consiglio. Al netto dell’uscita probabilmente un po’ troppo cruda del nostro capogruppo Pierpaolo Lattanzi – al quale Laboratorio Civico coglie l’occasione per ribadire il totale supporto e la completa condivisione d’intenti – per la quale, richiamato all’ordine, ha prontamente porto le scuse, la capogruppo Pd si è dimostrata puntuale nell’equivocare gli interventi dell’opposizione, utilitaristicamente dipingendoli come imprecisi, grotteschi, alludendo alla mediocrità del proprio interlocutore, banalizzando il ruolo della minoranza dall’alto della posizione di chi è abituato a governare senza troppi disturbi. E forse la novità è proprio questa: all’opposizione vera il Pd è poco abituato e la scambia per attacco personale, in un contesto che riguarderebbe il pubblico, o la racconta in questi termini per apparire vessato dall’orco cattivo. La realtà è che la giunta Franchellucci, all’ultimo atto della sua esistenza – l’affondo di Lc – ha messo in scena un colpo di coda che è costato a tutta Porto Sant’Elpidio l’onere di vedersi approvare 5 varianti urbanistiche (alcune delle quali in sospeso da un anno) e un “regalo” alla città di 21mila metri quadrati, circa, di nuovo edificato, per un ammontare di 56 milioni di euro di nuovi investimenti, che andranno a incidere sul già martoriato valore del patrimonio immobiliare esistente. E, contestualmente, si è pianificato il futuro prossimo per mezzo del Bilancio di Previsione, anche questo tacitamente approvato dai consiglieri di maggioranza, tacciato di prudenza dall’assessore di riferimento, quando, nella realtà, porterà ad un preoccupante incremento del debito: siamo partiti da 22,6 milioni di euro nel 2020 e, grazie alla lungimiranza di Franchellucci, arriveremo nel 2025 ad essere esposti per 36,2, sempre milioni di euro, che tradotto divengono 1.400,00 euro di debito pro capite, cioè per ognuno dei 26.600 abitanti della città, bambini compresi. Tutto questo, in parole povere, sancisce un progressivo impoverimento della nostra comunità e minori mezzi a disposizione delle amministrazioni future per fronteggiare e risolvere le problematiche che gli ultimi 10 anni hanno contribuito a rendere strutturali in città. Un esempio: è dal 2013 che Nazareno Franchellucci promette il rifacimento della rete fognaria al quartiere Faleriense ed è dal 2013 che lo utilizza come promessa elettorale: qualcuno alla Faleriense oggi, 30 marzo 2023, dopo il Consiglio Comunale di martedì, crede che quest’opera verrà mai iniziata e finita nel prossimo quinquennio? Quando il circolo cittadino Pd si chiede se il “metodo Lattanzi” sarà quello utilizzato dalla coalizione a supporto di Gian Vittorio Battilà per, eventualmente, governare Porto Sant’Elpidio commette un errore prospettico: gli elpidiensi si dovrebbero chiedere se sia peggiore del metodo Pd imposto negli ultimi 10 anni, metodo che, ricordiamolo, ricusa persino l’attuale candidato “civico” di quell’area ideologica».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati