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Taglio del nastro per il Centro Alzheimer di Montegranaro. Grinta: «Doveroso riaprirlo per sostenere il malato e la famiglia»

IL CENTRO diurno, attivo dal lunedì al sabato dalle 8 alle 18, è affidato alla responsabilità clinica della Uoc Neurologia diretta dal dottor Patrizio Cardinali, mentre la responsabilità organizzativa è curata dal Distretto unificato diretto dal dottor Diego Illuminati. Accoglierà persone da tutto il territorio fino ad arrivare a regime con oltre 20 pazienti

di Matteo Malaspina

Riapre dopo tre anni di sospensione delle attività, causa Covid, il Centro Alzheimer di Montegranaro. La struttura è diventata operativa lunedì 20 marzo ma questa mattina, alla presenta del direttore sanitario Ast Fermo Roberto Grinta, si è svolta la cerimonia del taglio del nastro che consegna definitivamente al territorio un centro specialistico per persone affette da demenza.

Non è potuto intervenire per impegni istituzionali, ma ha voluto inviare un messaggio, l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini: «Le Marche sono una regione longeva, per questo le varie forme di demenza senile ci riguardano da vicino. Abbiamo stanziato mezzo milione di euro da bilancio regionale per il triennio 2021-2023 per l’Alzheimer. Il fondo è destinato principalmente a diagnosi precoce e sperimentazione nell’ambito della cura, senza dimenticare i circa 2 milioni di euro stanziati triennalmente per i caregiver. In questo caso specifico c’è anche un rafforzamento significativo dei centri di prossimità, che è l’impegno della nostra politica sanitaria regionale. Ringrazio dunque la direzione e tutto il personale».

«Riapriamo dopo tanto tempo, forse troppo, questo centro di eccellenza per il territorio che fornirà massima assistenza ai malati e darà sostegno anche alle famiglie – dice il dottor Grinta che fa il punto, dopo 18 mesi dall’inizio del suo mandato, dei risultati raggiunti -. Abbiamo aumentato di molto la specialistica ambulatoriale nell’ospedale veregrense, con un +113% di ore rispetto all’anno precedente. Tra il 2021 e il 2023 è stata fatta una serie di investimenti per gli ambulatori dal valore di 50 mila euro, dall’ecografo a strumenti vari, così come Montegranaro rientrerà nel progetto di case di comunità con 40 mila euro per l’acquisto di device. Inoltre, per quanto riguarda gli interventi finanziati dal Pnnr, c’è la realizzazione di una Cot e il miglioramento sismico dell’area destinata alla residenzialità per la casa di comunità».

Inaugurazione Centro Alzheimer

Tornando al centro Alzaheimer, i pazienti arruolati vengono avviati a specifici percorsi riabilitativi e conservativi, posti in essere da infermieri, educatori professionali e operatori socio sanitari, coordinati dalla funzione organizzativa della dott.ssa Marlene Subissi e supervisionati dalla funzione organizzativa della dott.ssa Laura Mariani. Il centro diurno, attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle ore 18 è affidato alla responsabilità clinica della Uoc Neurologia diretta dal dottor Patrizio Cardinali, mentre la responsabilità organizzativa è curata dal Distretto unificato diretto dal dottor Diego Illuminati.
Oltre alle attività ludico–riabilitative i pazienti potranno consumare i pasti al Centro nel locale mensa, dalla prima colazione alla merenda, assistiti e presi in carico dagli operatori. L’arruolamento dei pazienti sarà progressivo fino ad arrivare a regime con oltre 20 pazienti presenti.

«La demenza è una patologia che ha un’incidenza altissima e grazie all’apertura di questo centro abbiamo i setting assistenziali da poter utilizzare» commenta il dott. Illuminati, a cui segue il plauso della responsabile dell’area tecnico-riabilitativa della regione Marche, Giovanna Diotallevi che esalta il lavoro degli educatori professionali. Importante anche il ruolo degli infermieri, rappresentanti dal dirigente delle professioni sanitarie Renato Rocchi.

E se, come Grinta ricorda, non ci sono cure per i malati di Alzheimer ma solo percorsi sperimentali sulla traslazione di Dna che, seppur stanno dando speranze, non sono ancora definitivi, fondamentale diventa il ruolo dell’Uoc Neurologia per cercare di rendere meno problematico un fenomeno, quello della demenza, che sempre più sta prendendo piede nella nostra vita. «Nella nostra provincia sono circa 2500 i malati di Alzheimer e abbiamo solo questo punto di assistenza – spiega il dott. Cardinali -. Necessitiamo di politiche serie e di investimenti perché, grazie al centro disturbi cognitivi e demenze di Montegranaro riusciamo a seguire poco più di 1000 persone con un grosso sacrificio degli operatori. Dobbiamo capire che la demenza è la malattia del secolo e mettere in questo ambito gli investimenti futuri sarebbe la svolta sociale».

Orgoglioso il sindaco Endrio Ubaldi che accoglie con gioia la riapertura della struttura e elogia «un servizio che accoglie ospiti da tutto il territorio». Così come soddisfatta è l’assessore ai servizi sociali Zincarini che ha raccontato l’esperienza avuta qualche anno fa con la madre ospite del centro: «In tre anni mia madre è rinata grazie all’attività che faceva nel centro. I pazienti hanno bisogno di amore e vicinanza». Parole che fanno il paio con la testimonianza di Romano, figlio della prima paziente che il 20 marzo è entrata nella struttura: «Solo dieci giorni ma già noto i miglioramenti in mia madre che ora è più attiva».

Inaugurazione Centro Alzheimer


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