«E’ necessario stimolare e assecondare le idee che provengono dai nostri giovani. Una forza ideativa che va sostenuta in maniera diretta dalla prossima amministrazione comunale. Soprattutto quelle idee che possono portare alla nascita di nuove attività economiche. Un sostegno da effettuare con precise scelte di bilancio: “spostando l’attenzione dalle cose alle persone”, recuperando però maggiori risorse soprattutto da una rinnovata capacità di riscossione. Del resto accanto alle tante opere pubbliche realizzate nel tempo dalle diverse Amministrazioni si aggiungono i numerosi investimenti già in corso e i circa 20 milioni del Pnrr. Un patrimonio pubblico che nei prossimi anni richiederà principalmente di essere mantenuto. ». Ne è convinto il candidato sindaco di Porto Sant’Elpidio, Paolo Petrini per il quale, ieri, è sceso in campo anche l’attore Neri Marcorè.
«In uno scenario in forte cambiamento – aggiunge il candidato sindaco – bisogna prioritariamente puntare sulla crescita culturale. La cultura è lo strumento più efficace per redistribuire ricchezza, per riqualificare le persone, per dare nuovi obiettivi e nuove speranze alla dimensione sociale ed economica della città».
E sui progetti per il quartiere Marina Picena, Petrini aggiunge: «Completare l’opera di riqualificazione di strade, fogne e marciapiedi portata avanti in questi anni coinvolgendo via Liguria, via Marche, l’ultimo tratto di via Sicilia e i marciapiedi in una parte di via Cavour. Estremamente urgente la riqualificazione privata per “villa Lattanzi” e pubblica per l’area verde interclusa tra la Statale e via Ungheria in prossimità del campo Belletti. Campo che necessità di un intervento volto al rinnovo del manto erboso sintetico oramai consumato. Manca poi uno spazio attrezzato dove svolgere liberamente sport all’aria aperta. Particolarmente apprezzata è l’attività svolta dal comitato di quartiere volta a spingere i residenti di Marina Picena a fare acquisti nei negozi della zona. Il piccolo commercio di prossimità è infatti ritenuto una delle leve principali per evitare che i quartieri si trasformino in periferie».
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