«Dolori lancinanti da 9 anni, solo Lamponi ha capito il mio problema» Il grazie di una ragazza all’Ortopedia del Murri
LA LETTERA di una giovane paziente che racconta la sua odissea conclusasi finalmente dopo essere stata visitata dal direttore della Uoc del Murri e presa in cura dal reparto
Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera di ringraziamento (firmata in originale. Si omette di riportare il nome della scrivente come esplicitamente richiesto dalla stessa, nel rispetto della privacy del paziente) al direttore della Uoc Ortopedia dell’ospedale Murri
«Sono una ragazza di 28 che, da quando ne ha 19, ha convissuto con dolori lancinanti all’anca senza essere presa sul serio da nessuno. Tutto è iniziato nel 2014: dolori insopportabili simili a scosse elettriche, come ci fossero degli spuntoni che continuavano incessantemente a colpirmi nella zona inguinale destra. Specialisti su specialisti e accertamenti di ogni tipo per sentirmi dire la stessa cosa “qui non c’è nulla, è nella tua testa! Sarà la postura, stai più attenta!“. Ho continuato così, credendo davvero di essere pazza, finché non mi sono imbattuta nel dottor Federico Lamponi. Ascoltando ciò che avevo da dire, senza pregiudizi, non ha esitato un istante a visitarmi e, rassicurandomi di non essere pazza e che, effettivamente, un problema fosse presente, mi ha fatto fare gli accertamenti che reputava necessari ed ho finalmente avuto la mia diagnosi: impeagment dell’anca con interessamento del labbro acetabolare. Avevo due calcificazioni ossee sulla testa del femore (anteriormente e posteriormente) che stavano compromettendo la mia articolazione, la mia sanità mentale e con queste la mia vita».
«Venuta a conoscenza di ciò- continua, nella sua lettera, la giovane paziente – mi sono fidata di lui e, il mese scorso, mi sono sottoposta al necessario intervento chirurgico. È passato solo un mese, sono ancora in fase riabilitativa ma la mia vita è già cambiata in meglio! Non ho più dolore e, dopo tanto tempo, riesco finalmente ad eseguire gesti banali che per la “me” di prima erano improponibili (come ad esempio allacciarmi le scarpe da sola). Voglio dunque esprimere tutta la mia gratitudine al dottor Lamponi, alla sua equipe, a tutti gli infermieri ed Oss del reparto di ortopedia dell’ospedale Murri di Fermo ed ai professionisti che mi stanno seguendo nel mio percorso riabilitativo. Tra le tante negatività, la disorganizzazione e le lacune di cui sentiamo parlare ogni giorno in ambito sanitario, quando nel nostro territorio abbiamo la fortuna di incontrare anche simili professionisti, è giusto sottolinearlo e darne tutti i dovuti meriti. Spero che la mia storia possa servire a qualcuno per non scoraggiarsi, non dar credito a chi è solo capace di farti sentire sbagliato e rendersi conto che esiste sempre una soluzione a tutto bisogna solo cercarla e, molto spesso, è più vicina a noi di quanto possiamo credere».