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I segretari del Pd: «L’assessore Saltamartini chieda scusa alla comunità marchigiana, Acquaroli gli ritiri la delega di vice presidente»

PRESA di posizione unitaria della segretaria regionale dem Chantal Bomprezzi con i cinque segretari provinciali del partito delle Marche che chiamano in causa anche il governatore Francesco Acquaroli. «Tratta la categoria delle infermiere come naturale oggetto del desiderio maschile in quanto donne, anziché citarle in qualità di insostituibili professioniste della Sanità»

Chantal Bomprezzi

 

«Saltamartini chieda scusa non solo a tutte le donne, alle operatrici sanitarie, in particolare alle infermiere, ma alla comunità marchigiana tutta. Il presidente Acquaroli gli revochi immediatamente la delega di vice presidente. È questo quello che chiediamo unitariamente come primo partito di opposizione alla Regione Marche».

 

Tuonano i vertici marchigiani del Partito Democratico e lo fanno con la propria segretaria regionale Chantal Bomprezzi e con i segretari dem delle cinque province di Pesaro Urbino (Rosetta Fulvi), Ancona (Jacopo Francesco Falà), Macerata (Angelo Sciapichetti), Fermo (Luca Piermartiri) e Ascoli (Francesco Ameli).

 

«Invece di dare risposte sulla grave mancanza di servizi sanitari – dicono – l’assessore alla Sanità tratta la categoria delle infermiere come naturale oggetto del desiderio maschile in quanto donne, anziché citarle in qualità di insostituibili professioniste della sanità. Purtroppo non siamo stupiti perchè Saltamartini non fa altro che scrivere un’altra pagina di un Governo regionale tristemente ideologico, retrogrado e sessista per il quale la figura femminile non è altro che “strumento” per mansioni familiari o “oggetto” di pulsioni che riportano indietro di secoli.

 

A tutte le lavoratrici va la nostra vicinanza e solidarietà. Come Partito Democratico, a tutti i livelli – concludono gli esponenti dem – ci mettiamo a disposizione per tutte le iniziative che si vorranno intraprendere per fermare questo governo di destra che non ha rispetto delle marchigiane, non sta mantenendo le promesse ma anzi sta scrivendo una pagina buia sulla sanità regionale. La comunità marchigiana merita qualcosa di diverso e molto, molto di più».


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