Si intitola “L’appetito vien parlando” il libro edito da Mimesis, a cura di Patrizia Iacopini e Franco Lolli, presentato questa mattina al chiostro della sede Ast Fermo di via Zeppilli. La pubblicazione racconta l’esperienza di cura e riabilitazione del Centro per i disturbi del comportamento alimentare di Fermo, con particolare attenzione alla proposta del pasto assistito.
Ad aprire l’iniziativa il commissario straordinario Ast Fermo Roberto Grinta, che evidenzia «l’elevata incidenza dei disturbi alimentari tra i più giovani. Il pool di professionisti di questo centro è un’eccellenza che va oltre i confini regionali». L’assessore di Fermo Maria Antonietta Di Felice rimarca «l’importanza di parlare e lavorare insieme. Il sistema sociale e quello sanitario debbono collaborare, fare prevenzione ed intervenire laddove necessario». La presidente della Commissione pari opportunità della regione Marche, Maria Lina Vitturini, dal canto suo sottolinea «l’attenzione della Commissione alla medicina di genere, siamo quindi molto sensibili di fronte al fenomeno dei disturbi alimentari, che affligge in particolare le ragazze».
La direttrice del Centro salute mentale dell’Ast Fermo, Mara Palmieri, parla di «momento delicato per la psichiatria, in cui stanno esplodendo, specie tra adolescenti e giovani, patologie complesse. Serve una forte unione tra gli specialisti. Trovo particolarmente efficace il titolo del libro, perché proprio la parola è il nostro strumento principale per superare le angosce di chi abbiamo davanti».
Alla direttrice del Centro disturbi del comportamento alimentare e curatrice del libro, Patrizia Iacopini, il compito di approfondire i contenuti del volume: «Ci siamo focalizzati su un aspetto della cura, il trattamento intensivo ed il pasto assistito. Siamo gli unici a sperimentare questa tipologia. La parola ha un ruolo distraente, che assume centralità, facendo diventare secondario il cibo. Ci auguriamo di avere presto spazi adeguati all’accreditamento, per accogliere al meglio un numero sempre crescente di pazienti. Ad oggi abbiamo in carico circa 400 pazienti, con una netta prevalenza femminile, anche se i maschi non rappresentano più casi isolati come in passato. Dal 2021 ad oggi abbiamo avuto più casi di anoressia restrittiva e binge eating disorder. Il nostro centro diurno accoglie ragazze da 16 a 20 anni, poi assistiamo ad un salto e vediamo aumentare i casi in età matura, tra 40 e 50 anni. Sono grata alla mia equipe per la quale fatico a trovare le parole, sono eccezionali».
Il professor Franco Lolli, curatore di “L’appetito vien parlando” insieme alla dottoressa Iacopini, elogia «una struttura piccola, che accoglie un numero di pazienti enorme. Agli operatori ho visto fare nel silenzio un lavoro straordinario. L’efficace modello sperimentato a Fermo aveva bisogno di un retroterra teorico come fondamento alla pratica quotidiana. Il libro nasce da questa esigenza, approfondisce il pasto assistito, o come lo ha definito felicemente Filippo Romagnoli del Centro, pasto condiviso».
È intervenuta alla presentazione anche Laura Dalla Ragione, ricercatrice ed autrice di numerose pubblicazioni sui disturbi alimentari. «Vediamo insorgere questi disturbi ad un’età sempre più precoce, un’autentica epidemia di bambine. Il Centro di Fermo è un esempio virtuoso in tutto il centro Italia».
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