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«Arretramento della linea ferroviaria più vicino, quello dell’A14 viaggi in parallelo» L’analisi di Valentini

AUTOSTRADA - Massimo Valentini, presidente della fondazione San Giacomo della Marca: «La progettazione e realizzazione integrata di arretramento ferroviario ed autostradale - conclude il presidente - renderebbe possibile un forte risparmio nell’investimento rispetto a quello che ci sarebbe se si andassi a progettazioni e realizzazioni separate. Per non parlare poi del grande contributo allo sviluppo che questa realizzazione integrata di arretramento ferroviario e autostradale porterebbe a tutte le Marche sud.  Questi fondamentali obiettivi per il futuro della nostra regione sono ora raggiungibili»

«Attendevamo da mesi il pronunciamento del nuovo governo sul tema dell’arretramento della linea ferroviaria adriatica sulla dorsale marchigiana per l’AV e i treni merci lasciando l’attuale linea solo per il traffico regionale. La scorsa settimana i viceministri Bignami e Rixi hanno dato l’annuncio atteso: il Ministero ha dato disposizione a RFI di studiare l’arretramento  sulla dorsale marchigiana che dovrebbe avvenire in due stralci, uno fino ad Ancona e l’altro per la parte sud della regione». E’ quanto rilanciato da Massimo Valentini, presidente della fondazione San Giacomo della Marca che, se da una parte solleva delle puntualizzazioni sul discorso “rete ferroviaria”, dall’altro coglie l’occasione sul pronunciamento del Ministero per rilanciare l’argomento dell’adeguamento dell’autostrada, da Porto Sant’Elpidio verso sud, da dove si passa da tre a due corsie, per intenderci.

«Avevamo cominciato a parlare del tema dell’arretramento ferroviario a giugno del 2020 – ricorda Valentini – articolando nel tempo proposte e ragioni che richiedevano questa opera fondamentale in modo da superare l’assetto che già da allora era stato stabilito, ovvero arretramento solo per Pesaro, velocizzazione dell’attuale linea portando i treni a 200 km all’ora, barriere antirumore alte 8 metri. La nostra proposta fu all’inizio accolta con grande scetticismo all’infuori dell’Ordine degli Ingegneri di Ancona che anch’esso presentò una ipotesi progettuale sull’arretramento. La forza delle ragioni espresse portarono però nel tempo a coagulare un consenso in cui divennero protagonisti anche tutti i Comuni della costa e la nuova amministrazione regionale che sposò la richiesta dell’arretramento. La partecipazione popolare alle proposte è inoltre in continua crescita come ad esempio la recente costituzione del Comitato Arretramento Ferroviario e FS Marche sud. Dopo qualche timida apertura fatta dal vecchio governo con l’ipotesi dei bypass, respinta dalla comunità regionale che ha continuato a chiedere l’arretramento per tutte le Marche, ora il nuovo governo ha accolto la proposta aprendo un nuovo capitolo per lo sviluppo della nostra regione. Occorre ora evidenziare le implicazione di questa scelta del governo. In primis deve essere chiaro che l’ipotesi di una realizzazione a stralci può essere accettata solo dopo aver progettato tutto l’arretramento sulla dorsale marchigiana con una progettazione unitaria. L’arretramento per l’AV e per i treni merci implica inoltre accettare che l’unico hub regionale della intermodalità ferroviaria, aereoportuale ed interportuale è quello di Ancona/Jesi. Considerando quindi che la vecchia linea rimarrebbe solo per il traffico regionale con le attuali stazioni ci chiediamo, nella prospettiva di rendere fattibile l’investimento, che senso abbia andare a impiegare risorse consistenti per la nuova stazione di Pesaro. L’altra implicazione –  aggiunge il presidente della fondazione San Giacomo della Marca – riguarda il concomitante progetto di adeguamento dell’A14 da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto del Tronto che necessariamente deve integrarsi con la progettazione di RFI per l’arretramento ferroviario. La richiesta dell’arretramento dell’A14 da Porto Sant’Elpidio è fortemente sentita dalla comunità locale perché  un tale intervento risolverebbe una serie di problematiche. Con l’arretramento autostradale si risolverebbe il problema della sicurezza che invece sarebbe grave nel caso si andasse a realizzare per 10 anni un adeguamento in sede per la terza corsia e un mini arretramento nella zona di Grottammare. Si risolverebbe il grave problema dell’inquinamento atmosferico e acustico sulla costa senza creare alcun problema alle aree interne. Si risolverebbe il congestionamento della costa riconnettendo le aree interne ad una primaria via di comunicazione per lo sviluppo delle stesse. Si risolverebbe infine il grave problema idrogeologico sulla prima collina della costa che già in passato ha rivelato la sua fragilità con frane e smottamenti. La progettazione e realizzazione integrata di arretramento ferroviario ed autostradale – conclude il presidente – renderebbe possibile un forte risparmio nell’investimento rispetto a quello che ci sarebbe se si andassi a progettazioni e realizzazioni separate. Per non parlare poi del grande contributo allo sviluppo che questa realizzazione integrata di arretramento ferroviario e autostradale porterebbe a tutte le Marche sud.  Questi fondamentali obiettivi per il futuro della nostra regione sono ora raggiungibili». 

 



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