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Mortale in A14, cordoglio per la 27enne Giulia Salvatori. La sindaca Porrà: «Basta incidenti, serve un’azione congiunta»

TRAGEDIA - La comunità di Altidona è scossa per la drammatica scomparsa della 27enne nata a San Benedetto del Tronto ma residente proprio ad Altidona. La sindaca: «Non se ne può più di questi incidenti in A14. È l'ennesima vittima. Bisogna fare qualcosa. Serve un'azione congiunta»

Giuliana Porrà

di Serena Murri

Dolore e cordoglio ad Altidona per la giovane donna che ha perso la vita, ieri, nell’ennesimo incidente mortale in A14. Questa mattina nei bar e nei supermercati della Valdaso, i residenti erano tutti sgomenti, per la scomparsa della 27enne Giulia Salvatori. La ragazza, nata a San Benedetto del Tronto, infatti, abitava con la famiglia ad Altidona da diversi anni.

Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 18.30, l’auto sulla quale stava viaggiando, in prossimità di un cambio di carreggiata, si è scontrata con un camion. L’impatto è stato troppo forte e violento, per la ragazza non c’è stato scampo.

Quel tratto di strada, purtroppo, sta diventando famigerato per il susseguirsi di incidenti, alcuni dal tragico epilogo. Il frontale è avvenuto per il cambio di carreggiata, in vista del cantiere di ammodernamento della galleria Croci di San Benedetto del Tronto, dove l’impatto fra il mezzo pesante e la vettura della ragazza ha avuto un effetto devastante con la 27enne morta sul colpo.

Cordoglio da parte di tutta la comunità che conosceva la famiglia della ragazza e che ora si stringe attorno ai familiari in questo momento di profondo dolore per la perdita della figlia. Anche la sindaca di Altidona, Giuliana Porrà ha espresso tutto il suo sgomento per la tragedia, per una morte così violenta e prematura, vista la giovane età della ragazza. La prima cittadina ha anche manifestato sdegno per quella che sta diventando una lunga lista di decessi in prossimità di quel tratto di strada: «Non se ne può più di questi incidenti in A14. È l’ennesima vittima. Bisogna fare qualcosa. Serve un’azione congiunta. Non è possibile che in quel tratto muoiano così tante persone. È inaccettabile».

 



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