«L’associazione Vita Indipendente delle persone con disabilità Marche”, in linea col suo principio fondante “Nulla su di Noi, senza di Noi”, lotta per il concreto riconoscimento del diritto alla Vita Indipendente per ogni persona marchigiana con disabilità, diritto sancito dalla “Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità”». E’ quanto fanno sapere proprio dall’associazione guidata dal presidente Angelo Larocca.
«Vita Indipendente è poter vivere proprio come chiunque altro: avere la possibilità di prendere decisioni riguardanti la propria vita e la capacità di svolgere attività di propria scelta. Si concretizza tramite l’ausilio dell’assistente personale: esso ci permette di studiare, andare a lavorare, fare scelte importanti per la nostra vita e non essere un peso per la società, bensì una risorsa. Grazie anche al nostro operato, attualmente 380 persone disabili hanno un progetto regionale attivo stabile di Vita Indipendente, con contributo annuale massimo di 13.000 euro. I progetti sono finanziati da un fondo regionale di 4.000.000 euro, dedicato alla Legge Regionale n° 21/2018. L’associazione gestisce l’Agenzia per la Vita Indipendente, a supporto dei beneficiari dei progetti di Sperimentazione Ministeriale per la Vita Indipendente. Siamo in contatto con l’amministrazione della Regione, in particolare con Filippo Saltamartini, Assessore alla Sanità ed al Sociale, a cui abbiamo portato delle specifiche richieste:
Nell’incontro che abbiamo avuto lo scorso primo marzo con l’assessore, egli ci ha assicurato che le persone che attualmente rientrano nel progetto ministeriale, dal primo luglio verranno inserite nel progetto Regionale. Il primo luglio sarà riaperto anche il progetto ministeriale e saranno selezionati nuovi beneficiari per ciascuna provincia con la prospettiva di essere poi inseriti nel progetto regionale. Nei fatti, mancano meno di 2 mesi, e non c’è ancora alcun atto formale che concretizzi tali promesse. L’incertezza riguarda anche il futuro dell’Agenzia, importante servizio che sta svolgendo l’associazione e che dovrà presumibilmente estendersi per supportare, tramite 5 sportelli provinciali, gli utenti di tutta la Regione.
Considerando che un’assistenza h24 tramite assistenti a turni costa circa 4.000 euro al mese, e visto anche l’aumento delle tariffe per gli assistenti personali, la cifra di 13.000 euro annui è palesemente inadeguata. Nell’incontro dello scorso primo marzo, l’assessore ci ha chiesto due settimane di tempo per verificare con la Giunta come reperire i fondi necessari per l’aumento dei budget: sono passati 2 mesi. Noi abbiamo un’ottima memoria e ricordiamo bene che nell’incontro che abbiamo avuto con Saltamartini a luglio 2022, ben 9 mesi fa, egli ci disse che avrebbe lavorato per esaudire le nostre richieste. I soci Avi Marche e tutte le persone marchigiane con disabilità non possono attendere ulteriormente per vedere riconosciuto il loro diritto alla Vita Indipendente».
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